rotta Tallin
- Stoccolma
Impostazione
chiglia 18/10/1979 Cantiere Papenburg Germania
Stazza
lorda 15.566 tsl
Stazza
netta 8.372
tsn
Portata
Lorda 2.935 tpl
Lunghezza
155,43 mt.
Largezza 24,21
mt.
Pescaggio 5,55 mt.
Velocità 21 nodi
Propulsione quattro motori MAN 8L 40/45-17.652 Kw.
Passeggeri 2000
Capacità
Carico 460 auto
MAYDAY. MAYDAY - State
lanciando un Mayday? Estonia, cosa sta succedendo? Potete rispondere? – Qui
Estonia. Chi c'è laggiù? - Estonia, qui è la Silja Europa. – Parlate
finlandese? - Sì, parlo finlandese. – Abbiamo
un problema. Ci stiamo piegando in maniera preoccupante sul lato di dritta,
probabilmente di oltre 20 o 30°. Potete inviare assistenza e contattare la
Viking Line? - La Viking Line non è lontana da noi e
probabilmente a quest'ora ha già appreso la notizia. Comunicatemi la vostra
posizione. – Abbiamo un blackout e noi… io non posso dire
quale sia la nostra posizione in questo momento... - OK,
cercheremo di fare qualcosa. – State venendo in nostro
soccorso? - Sì. Puoi darci la tua posizione esatta? - Adesso
non è possibile. Abbiamo un blackout a bordo. Gli strumenti sono
spenti - OK, proviamo noi a rintracciare la vostra posizione.
Solo un momento. Faremo del nostro meglio per venire in vostro soccorso ma
dobbiamo prima calcolare le vostra posizione. – Adesso posso
darvela. – Bene! Vai! - Latitudine 58,
solo un momento. - OK. - 22 - OK,
22°, arriviamo. – Volevo dire 59, latitudine 59 e 22'. - 59°
22′. La longitudine? - 21° 40′ Est. - 21° 40′
Est, OK. – Qui si sta mettendo male. Si sta mettendo davvero
male adesso!!!
Alla una e ventiquattro della mattina del 28 settembre
1994, un accorato Mayday veniva lanciato sul canale 16 dall’operatore radio del
traghetto Estonia, di proprietà della compagnia Estline, in rotta tra Tallin e
Stoccolma. Nelle gelide acque del mar Baltico si stava già inesorabilmente
consumando una delle più colossali tragedie del mare.Il traghetto Estonia era
salpato alle ore 19 del giorno precedente dal porto di Tallin con a bordo 989
persone, di cui 803 passeggeri e 186 uomini di equipaggio. L’arrivo al porto di
Stoccolma, previsto per le nove e mezza di mattina, non ebbe mai luogo: alle
due meno dieci, dopo nemmeno mezz’ora dalla prima richiesta di soccorso, di
quell’imponente nave 15.556 t.s.l. non sarebbe rimasto nulla. Nemmeno una
flebile traccia sui radar.
Il conteggio delle vittime alla fine sarà terribile: 852 persone persero la vita nel disastro. Di queste solo 95 furono le salme recuperate, qualcuna quella stessa notte, molte altre restituite dal mare nei giorni successivi, un po’ qua, un po’ là sulle coste finlandesi. Tutte le altre sono ancora laggiù, in fondo al mare, in paziente attesa.
Il conteggio delle vittime alla fine sarà terribile: 852 persone persero la vita nel disastro. Di queste solo 95 furono le salme recuperate, qualcuna quella stessa notte, molte altre restituite dal mare nei giorni successivi, un po’ qua, un po’ là sulle coste finlandesi. Tutte le altre sono ancora laggiù, in fondo al mare, in paziente attesa.
La versione ufficiale sostiene che la celata di prua, quel portellone che permette l’eccesso alla rampa di carico e quindi al ponte di stoccaggio delle autovetture, a causa del mare in tempesta cedette improvvisamente, staccandosi dal resto della nave. Il garage, in pochi istanti, sarebbe stato invaso da una quantità impressionante di acqua, che causò dapprima una forte inclinazione della nave verso dritta e, nel giro di pochi attimi, consegnò al mare l’Estonia con tutto il suo carico di vite umane.
A seguito di questo incidente
venne rimessa in discussione,da parte dell’IMO, la sicurezza delle navi RO/RO nonostante gli
emendamenti alla Solas del Maggio 1994. In particolare andavano rivisti gli
aspetti riguardanti:il rinforzo delle porte stagne degli spazi garage in particolare
prua e poppa-la sopravvivenza della nave in caso d’incidente a mezzo
paratie divisionali negli spazi garage- i mezzi di salvataggio-direttive
circa l’operatività
della nave in caso di condimeteo avverse-regole per la lingua di lavoro- Il
comitato di studi determinò inoltre che occorrevano due compartimenti allagati
come requisito per la sopravvivenza della nave. Furono adottati obblighi
riguardanti le pompe di sentina,il rizzaggio dei mezzi imbarcati,l’accesso ai garage in
navigazione,gli allarmi e la sorveglianza dei ponti della stiva carico,regole
costruttive riguardanti l’allagamento
attraverso le condotte d’aria,l’installazione del VDR(scatola
nera),le radiocomunicazioni,i controlli con visite occasionali alla nave,una
zona a bordo di appontaggio elicotteri o di hovering,sistemi di evacuazione,
informazioni ai passeggeri. L’assemblea
dell’IMO
nel Novembre 1995 adottò 5 risoluzioni: (A792-19) -
(A793-19) - (A794-19)
- (A795-19) -
(A796-19) riguardanti alcune problematiche di cui sopra,in seguito ne furono emanate altre.
Video simulazione affondamento-fonte youtube
Video simulazione affondamento-fonte youtube
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