Le strutture
navali - parte seconda
Struttura mista
La struttura mista è una struttura intermedia tra le
precedenti; essa, infatti, presentastruttura prevalentemente longitudinale sul
fondo e sotto il ponte, ma mantiene quellatrasversale sui fianchi. Tale
struttura è nata con l'avvento delle grosse navi "bulk carriers" ed
offre ilvantaggio di avere una buona resistenza alla flessione per la presenza
di elementi longitudinali nelle zone maggiormente sollecitate della nave, ma l'adozione
di costole sui fianchi in modo da non intralciare lo stivaggio del carico
solido alla rinfusa, per il loro limitato ingombro trasversale. Si avranno
quindi correnti
longitudinali come nel caso precedente e costole ordinarie ad ogni intervallo di ossatura. L'ossatura rinforzata è al
solito composta da madiere, costola e baglio rinforzato.
La struttura del
fondo
Il fondo è uno degli elementi strutturali principali della
nave in quanto si trova, come il ponte, alla maggiore distanza dalla mezzeria
della sezione considerata e sopporta le massime sollecitazioni.
Tale
struttura può essere:
-a
fondo
semplice;
-a
doppio
fondo;
a seconda delle dimensioni della nave e del carico
trasportato. Il fondo semplice si adotta su navi di piccole dimensioni, su
gasiere ed in genere su tutte le navi in cui il tipo di carico non richiede
stive di particolare forma. Il doppio fondo, ormai largamente usato, si adotta
qualora la movimentazione delcarico richieda una stiva con fondo completamente
piano; è il caso delle navi portarinfuse, delle portacontenitori, dei traghetti
ecc.. Il doppio fondo inoltre consente di poter disporre di ampie casse e
cisterne, dette ''strutturali", per il contenimento di carichi liquidi
(combustibile, acqua, olio, zavorra). Per le navi militari costituisce,
inoltre, un importante elemento di difesa passiva contro le esplosioni
subacquee, falle ed incagli. Il doppio fondo, oltre ai pregi già accennati,
costituisce una struttura "scatolare", caratterizzata da una elevata
resistenza sia alle sollecitazioni verticali dovute al carico che a quelle
longitudinali. Il cielo del doppio fondo, infatti, costituisce un notevole
apporto di materiale resistente posto ad elevata distanza dal centro nave.
La struttura del
fianco
I fianchi, oltre a partecipare attivamente alla robustezza
longitudinale della nave, devono sopportare il carico idrostatico e gli sforzi
dovuti al carico imbarcato. Per navi di piccole dimensioni generalmente si
adottano rinforzi del fianco di tipo trasversale, mentre per le grosse navi
cisterna o per le navi portacontenitori, caratterizzate da un doppio fianco,
quelli longitudinali. Il fasciame del fianco è costituito da più corsi di
lamiera saldata.
Strutture di
rinforzo e di sostegno dei ponti
Il ponte è l'elemento strutturale che sopporta le massime
tensioni di trazione e di compressione in quanto situato generalmente alla
massima distanza dal centro della sezione considerata. Qualora sul ponte siano
praticate aperture di piccole o grandi dimensioni come boccaporte, particolare
cura deve essere posta nello studio della tipologia dei rinforzi, dei collegamenti
e dei raccordi. Uno dei particolari da realizzare con miglior cura è il
collegamento cinta-trincarino; in tale zona di unione fra lamiere del ponte e del fianco
si hanno infatti le massime tensioni di trazione/compressione e i massimi
sforzi. Tale collegamento può essere realizzato:
-saldando
ad angolo le due lamiere;
-chiodando
alla cinta un piatto saldato ad angolo al trincarino;
-saldando
di testa al fianco ed al ponte una lamiera sagomata ad arco di cerchio,
detta coppo.
Puntelli
Per aumentare la robustezza del ponte, scaricare i pesi
verso il basso e diminuire la campata e quindi le dimensioni del baglio e
dell'anguilla, al loro incrocio vengono sistemati dei puntelli. Essi devono
essere sempre allineati con travi primarie e sono realizzati con tubi in
acciaio o profilati a doppio T; pertanto sono sistemati in corrispondenza
dell'incrocio fra baglio e anguilla e fra madiere e paramezzale. Il puntello
non è direttamente saldato al diamante o al ponte, ma vi si interpone un
raddoppio di lamiera in genere di forma circolare e di spessore maggiorato.
Inoltre, per limitare i fenomeni di instabilità elastica spesso vengono saldate
al corpo del puntello delle squadrette verticali che lo collegano alle piatta
bande delle travi che esso sostiene.
Paratie stagne
Come è noto, per motivi di galleggiabilità, stabilità e
sicurezza la nave è dotata diun certo numero di paratie stagne trasversali. Per
le navi adibite al trasporto di carichi liquidi, inoltre, si hanno sempre
paratie longitudinali, previste dalla convenzione Marpol'78. Si tenga presente
che lo spessore del fasciame e la dimensione dei rinforzi è decrescente verso
il ponte superiore, in quanto il carico che deve sopportare la paratia è di
tipo idrostatico. Si possono indicare tre tipologie costruttive delle paratie
stagne. A seconda della tipologia costruttiva, le pp. ss. possono essere:
-paratie
a montanti;
-paratie
a correnti;
-paratie corrugate.
Le strutture della
prora
La prora costituisce una struttura particolarmente
rinforzata della nave essendo soggetta a carichi dinamici ed impulsivi molto
elevati. Tale struttura è delimitata da una paratia stagna detta di collisione a formare il cosiddetto gavone di prora, generalmente adibito a cella secca. La paratia di
collisione costituisce una struttura stagna che offre, in caso di urto
prodiero, un ostacolo alla formazione di vie d'acqua nelle zone adiacenti della
nave; per tale motivo essa e sempre presente e, nel caso di navi mercantili,
deve essere posizionata ad una distanza di circa il 5% della Lunghezza fra le
Perpendicolari dalla Perpendicolare Avanti.
Le strutture della
poppa
Così come la prua, la poppa è costituita da una struttura
particolarmente rinforzata di tipo trasversale; essa infatti supporta le
strutture di sostegno del timone e dell'elica, è soggetta alle vibrazioni
create da quest'ultima e, nelle navi militari, talvolta alloggia
apparecchiature A.S. ecc.. Questa zona della nave è delimitata verso prua da
una paratia stagna chiamata paratia del
pressatrecce e superiormente dal copertino del locale agghiaccio su cui viene sistemata la macchina/e del timone; tali
paratie insieme al fasciame esterno delimitano il gavone di poppa. La paratia del pressatrecce può coincidere con la paratia
poppiera del locale A.M.. Il gavone è stagno e adibito a cella secca o a
zavorra per l'assetto della nave o per garantire una idonea immersione
dell'elica. La struttura è trasversale con diaframmi rinforzati ad ogni ossatura.
Strutture nel
locale A.M.
Il locale A.M. presenta una struttura rinforzata di tipo
prevalentemente trasversale. Tali rinforzi, oltre a sopportare gli elevati
carichi locali dovuti ai macchinari, devono garantire la massima rigidezza alle
sollecitazioni della trave nave, limitando il più possibile le deformazioni del
fondo. Queste, infatti, potrebbero causare pericolosi disallineamenti, usura
eccessiva delle parti in movimento e conseguenti malfunzionamenti. Per tale
motivo il fondo del locale A.M. deve costituire una rigida fondazione per le
macchine. La struttura è trasversale a d.f., con madieri pieni ad ogni
ossatura. I paramezzali sono in numero maggiore rispetto alle altre zone della
nave ed in corrispondenza dei basamenti dei macchinari. Il d.f. è adibito a casse di servizio e di riserva per tutti i combustibili, i lubrificanti ed i
liquidi necessari ai macchinari sistemati nel locale. Spesso il d.f. è a
scalini per consentire una idonea sistemazione e allineamento dei macchinari
principali.
Il fasciame
Il fasciame costituisce l'involucro esterno stagno della
nave. È realizzato saldando lamiere preventivamente tagliate e sagomate, l'una
accanto all'altra, a costituire corsi disposti
longitudinalmente. Partendo dalla mezzeria del fondo della nave fino al ponte a
vremo:
-lamiera
di chiglia;
-1° corso di lamiera adiacente alla chiglia, detto torello;
-2° corso, detto controtorello;
-corsi
di fasciame del fondo (3°, 4°,
5° ecc. corso del fondo);
-lamiera/e
del ginocchio;
-1°, 2°, 3° ecc.
corso del fianco; •
-penultimo corso del fianco, detto sottocinta;
-ultimo corso di lamiera del fianco,
detto cinta;
-1°, 2°, 3° ecc. corso del ponte, dalla
mezzeria nave;
-ultimo corso di lamiera del
ponte saldato o chiodato alla cinta, detto trincarino.
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