RABAZZA : estremità inferiore dell'albero da
sovrapporre a sezione circolare.
RACCARE : dar di stomaco”Voce
marinaresca di uso familiare,che ha in se una punta dispregiativa per coloro
che soffrono il mal di mare.
RADAR : (RADIO DETECTION AND RANCING) : rivelazione e
misura della distanza a mezzo radio. Il principio generale del radar e’
abbastanza semplice,esso può operare da un duplice punto di vista: 1) come
apparecchio anticollisione fornendo rilevamento e distanza di tutti gli oggetti
fissi e mobili che ci circondano in mare,o sporgono sulla superficie del mare
stesso,allo scopo di prevenire collisioni ed incagli e di facilitare la manovra
della nave in acque ristrette. 2) come strumento di navigazione fornendo
rilevamento e distanza dei punti cospicui onde consentirci la determinazione della posizione. Un radar
nautico si compone schematicamente di :1) un complesso trasmettitore atto a
generare onde elettromagnetiche. 2) un commutatore elettronico che commuta
l’antenna da trasmettitore a ricevitore.3) un antenna fortemente direttiva
ruotante intorno ad un asse verticale
alla velocità di circa 20 giri al minuto primo(velocità dipendente dalla
velocità della nave)che funziona alternativamente da trasmittente e ricevente.
4)un complesso ricevente sensibilissimo atto a ricevere la debolissima eco
riflessa dal bersaglio. 5) un indicatore che porta uno schermo catodico
circolare(P.P.I. =PLANE POSITION INDICATOR),a contatto con due anelli
concentrici graduati da 0 a
360 gradi. Quello interno fisso e orientato con lo zero nella direzione della
prora;quello esterno ruotante e collegato alla girobussola in maniera che lo
zero indichi il NORD vero .6)un motore che fa ruotare l’antenna. 7)un gruppo di
sincronismo composto da un
sincrotrasmettitore collegato all’antenna
e da un sincroricevitore
collegato all’indicatore che connette elettronicamente i due organi. Il
trasmettitore genera un treno d’onde elettromagnetiche della durata di qualche
decimo di microsecondo il quale viene
inviato all’antenna e da questa irradiato nello spazio secondo un fascio di piccola apertura in una
determinata direzione. Nello stesso tempo
il trasmettitore invia all’indicatore un segnale che sganci un puntino
luminoso che partendo dal centro del P.P.I. descrive in moto uniforme il raggio
dello
stesso schermo. Il pacchetto di
onde viaggiando alla velocità di 300 metri per ogni microsecondo,incontra un
bersaglio,una piccola parte di energia
si riflette evidentemente su se stessa,pervenendo all’antenna la quale
attraverso il commutatore elettronico
l’avvia al ricevitore. Questi trasferisce l’impulso,opportunamente
trasformato sull’indicatore,provocando per una piccola durata,la dilatazione
del puntino luminoso. Dopo un breve tempo di inattività di circa 1000
microsecondi,un nuovo impulso viene irradiato il quale da luogo ai medesimi
fenomeni. Il puntino luminoso quindi percorre il raggio dello schermo in
ragione di mille volte al secondo circa
e pertanto il nostro occhio osserverà sullo schermo un segmento radiale
luminoso che presenta una macchiolina
costituita dal bersaglio.
Il rilevamento del bersaglio si
legge sulla gradazione dello schermo;per la distanza essa e’ data dalla formula
V2/r2.
Dove V e’la velocità della
luce, r
rappresenta il brevissimo intervallo di tempo impiegato dal pacchetto di
onde a percorrere la distanza dalla nostra nave al bersaglio. In pratica questa
distanza ,espressa in miglia marine,si legge sullo schermo con un cerchio
mobile o fisso creato elettronicamente.
RADAR REFLECTOR : dispositivo che
ha lo scopo di alimentare l’intensità sullo schermo radar e la distanza alla quale possono essere
ricevuti gli echi. E’ costituito da piastre metalliche disposte ortogonalmente
in modo da formare
Gruppi di triedri,il massimo
rendimento si ha quando la direzione incidente del fascio d’onda forma angoli
uguali con i tre piani di ogni triedro. Essi vengono applicati a boe,o in
genere a tutti i punti che per la loro piccola elevazione sul livello del mare o a causa della loro
forma non hanno un sufficiente potere riflettente.
RADOME : cupola che serva a racchiudere antenne
radar o satellitari allo scopo di preservarle
dall'azione corrosiva del salino
e degli agenti atmosferici.
RAFFETTO : strumento a vite e
madrevite per forzare e rimettere a posto le teste di tavole spostate nel
fasciame.
RAFFICA DI VENTO : o colpi di vento o pulsazioni, aumenti
improvvisi a scatti del vento,
seguiti da una rapida diminuzione
della velocità. La differenza tra la massima e la minima velocità, in una
pulsazione del vento è denominata ampiezza della pulsazione.
RAGNA : ciascuna delle funicelle
che passano per i buchi aperti davanti alla facciata di una coffa e per i buchi
della mocca,che formano come altrettanti rami.Una tale rete e’ usata per la
difesa della vela,che altrimenti si consumerebbe contro la coffa.
RALINGA : bordo della vela.
REMOLINO : forte nodo di
vento,piu’ di tutto Africano.E’ insidioso perche’ in esso il vento
impetuosissimo cambia improvvisamente di direzione,compiendo talvolta l’intero
giro dell’orizzonte.Dalla Gente di Mare e’ chiamato “Groppo”
RANDA : vela triangolare che viene
inferita sull’albero.
RANDA DI CAPPE : vela triangolare
non inferita sul boma,di tessuto molto resistente.
RATING : lunghezza fittizia in
piedi di una imbarcazione.
REBURITA : direzione continua di
vento.
REDAN : discontinuita’ a scalino
realizzata sulla carena di alcuni tipi di imbarcazioni a fondo a V
plananti,usata per gli scafi degli idrovolanti;ha lo scopo di distribuire
meglio la pressione dinamica sul fondo.
REDANCE : anello di ferro o acciaio di forma ovale
scanalati alla periferia dove si poggia un
cavo. La redancia ha il doppio
scopo di evitare il contatto fra le due parti da collegare ( impiombatura,
doppino con legatura, etc.) e fa si che le parti d'attacco lavorano sotto un
ampio angolo non permettendo così che si taglino l'uno con l'altro quando fanno
forza.
REFOLO : folata di vento.
REGRESSO (elica) : e’ la perdita
di velocità della nave rispetto a quella rettilinea dell’elica,dovuta al fatto
che questa agisce in un mezzo cedevole.
RESISTENZA D’USO(cavi) : o carico
di sicurezza e’ lo sforzo che il cavo e’ capace di sopportare senza che nella
sua struttura avvengano deformazioni permanenti ed eccessive,ma solo quelle
comprese nei limiti di elasticità del materiale,perciò,cessato lo sforzo,il
cavo riprende la sua regolare forma. Per questo e’ chiamata anche resistenza
elastica.
RETTA D’ALTEZZA : sulla carta
marina e’ un piccolo arco di lossodromia che si sostituisce,senza errore
sensibile,a un piccolo arco di curva d’altezza in vicinanza del punto stimato;
essa e’ una linea di posizione della nave.
RIDONDARE : spostamento verso
poppa della direzione del vento.
RIDOSSO : qualsiasi riparo, artificiale o naturale
a bordo o a terra, che protegga uomini o navi
dal mare grosso o dal vento.
Ridossare o ridossarsi: porsi al riparo dal vento o dal
mare.
RIENTRANZA : detta pure rientrata
è la curvatura verso l’interno che una ordinata assume al disopra del
galleggiamento di pieno carico normale per cui essa converge verso l’alto.
RIFLETTORE RADAR : poliedro
metallico che aumenta la rilevabilita’ radar.
RIGGE : spezzoni di catena assicurate ad un
collare di ferro posto sotto la coffa, hanno lo scopo
di agganciare le sartie degli
alberi di gabbia onde poterle tesare.
RILEVAMENTO : l’angolo tra la direzione del Nord e la
direzione dell’oggetto osservato da bordo.
RILEVAMENTO POLARE : l’angolo tra
la direzione della prora e quella dell’oggetto osservato da bordo.
RIMORCHIATORE : nave ideata per dare rimorchio ad altre
navi. Solitamente si tratta di unità di
piccole dimensioni propulse da
macchine di grande potenza e avente buona manovrabilità e tenuta al mare. A
poppa dispone di ampio spazio per la manovra dei cavi di rimorchio. I
propulsori usati sono del tipo intubato (eliche) per evitare danni ai cavi,
oppure ad asse verticale (voigt- schnider)
che assicurano massima
manovrabilità in acque ristrette.
RISACCA : movimento delle acque
in porto causato dal mare grosso deviato dalle barriere frangiflutto e/o dal
molo del porto stesso.
RISERVA DI GALLEGGIABILITA' : distanza verticale che intercorre tra il
galleggiamento della
nave che sta per affondare e
quello relativo al max. carico.
RISERVA DI SPINTA : differenza tra il dislocamento della nave
che sta per affondare e quello
della nave al galleggiamento
nella posizione di max. carico.
RISERVA DI STABILITA'
TRASVERSALE : area del diagramma di
stabilità. Maggiore è il
bordo libero, maggiore è la
riserva totale di stabilità di una nave.
ROLLIO : movimento consistente in oscillazioni
della nave intorno ad un asse longitudinale.
ROSA DEI VENTI : figura che
rappresenta i punti cardinali :NORD-SUD-EST-OVEST- e le direzioni da questi
determinate.
ROSTRO : sperone montato sulla
prua di antiche navi da guerra per sfondare le navi nemiche.
RUOTA : (alla ruota) dicesi
quando l’ormeggio lascia libera l’imbarcazione di ruotare intorno all’ancora.
RUOTA DI PRUA : trave a sezione rettangolare di acciaio
fuso che si unisce alla chiglia
mediante incastro a parallela.
-- S --
SABORDO :apertura nel fianco
della nave,con un portello incernierato in alto(basculante);permise la
creazione di un ponte per le bocche da fuoco,sottostante al ponte
principale,detto ponte di batteria.
S.B.T : segregate ballast tanks (cisterne di
zavorra segregata).
S.B.T. + P.L. : segregate ballast tanks plus protective
location (cisterne di zavorra segregata più
ubicazione protettiva).
SACCATURA : si ha quando le isobare di un ciclone
invadono un'area vicina formando una
specie di sacco fra due aree
anticicloniche contigue. L'inflessione delle isobare può essere larga o
stringersi fino a formare una "V".
SACCHETTO : sagola che porta alla sua estremità una
sfera di tela riempita con del materiale che
gli conferisce un certo peso.
Tale sacchetto si riveste poi con un intreccio di sagola. Il sacchetto
costituisce il primo mezzo di comunicazione, infatti lanciato a terra si
inviano poi i cavi di ormeggio assicurati ad esso.
SAGOLE : cavi piani sottili formati da tre piccoli
legnuoli,hanno circonferenza variabile da 2 a 3 cm . Servono per vari usi,però le sagole usate
per alzare le bandiere sono fabbricate a treccia rotonda per evitare le volte.
SALMASTRA . sono fatte come i
morselli,ma invece di filacce s’impiegano fili di comando,in maggior numero, la
cui quantita’ dipende dalla dimensione della salmastra.Serve a collegare il
viratore con la catena dell’ancora e per altri lavori d’ormeggio.
SALMONE (NAUTICA DA DIPORTO) : peso che assicurato alla cima dell'ancora
ha il doppio
scopo di aumentare il potere di
presa e di ammortizzare gli strappi.
SALPANCORE : argano o verricello
idoneo a salpare l’ancora.
SALPARE : partire da terra verso
il mare(ma anche salpare l’ancora : recuperare l’ancora)
SALVAGENTE : attrezzo che assicura al naufrago il
galleggiamento. Il tipo più semplice è il
salvagente anulare di tipo
individuale (ciambella di salvataggio). Altro salvagente di tipo individuale è
la cintura di salvataggio che cinge il naufrago in una sorta di panciotto
galleggiante munito di cuscino che serve a tenere la testa fuori dall'acqua. I
due tipi di salvagenti devono essere ben visibili quindi con colorazione di
solito arancione e dotati di nastri retroriflettenti. Inoltre vengono
stampigliati su di essi il nome e il compartimento della nave. I giubbotti di
salvataggio sono muniti anche di luce per l'avvistamento notturno del naufrago
e di fischietto.
SARTIAME : insieme delle manovre
fisse che sostengono l’alberatura,quali stralli e sartie.
SARTIE : manovra fissa di cavo d’acciaio o
canapa,sostengono lateralmente gli alberi maggiori.
SASSOLA : specie di cucchiaia di legno con manico
corto, con la quale si vuota fuoribordo
l'acqua entrata nella barca. Tale
operazione si dice aggottare.
SBIRRO : anello di cavo non molto
grande che serve a costituire un punto di presa.
SCADERE : 1) dirigersi verso un
punto diverso dalla direzione della prora(causato da scarroccio o deriva). 2)
sullo schermo del radar,quando un bersaglio si allontana dalla rotta di
collisione,rimanendo indietro.Contrario di guadagnare.Oppure nella rilevazione
ottica con grafometro l’aumento o la diminuizione di un rilevamento.
SCAFO : è la parte principale della nave costituito
dall’ossatura, dalle parti strutturali e dallo
involucro esterno impermeabile
dell’acqua. Esso non è assimilabile a nessuna forma geometrica, ma è costituito
da due parti simmetriche rispetto ad un piano verticale passante per le due
estremità della nave. Tale piano, dopo quanto premesso, è chiamato piano
longitudinale.
SCALA DI SOLIDITA' : scala determinata dai valori che il
dislocamento può acquistare in
in funzione dell'immersione.
SCALANDRONE : è una passerella grande rinforzata,
dotata di candelieri e draglie che fungono
da corrimano e con gradini, che
si dispone tra la banchina ed un ponte della nave (usualmente la coperta).La
sua movimentazione avviene mediante paranchi.
SCALMO : caviglie in legno o in ferro di forma
cilindrica che si conficcano in alcuni fori (loschette) praticati sulla
frisata, e a mezzo di stroppi, assicurano fuori bordo i remi.
SCALMO : vedi costola.
SCALMIERA : forcella di metallo
che si conficca in un foro praticato sulla frisata ed adempie alle stesse funzioni
dello scalmo.
SCANDAGLIO : apparecchio con il
quale si misura la profondità del mare. Per la pratica della navigazione hanno importanza immediata
soltanto le misure inferiori ai 100 metri . Il tipo più semplice e’ lo
scandaglio a sagola,costituito da un peso avente forma allungata a tronco di
piramide,di ghisa o piombo,alla cui estremità e’ attaccata una sagola
graduata,il cui diametro e’ di circa 25 mm .. Per la misura si adoperano pesi e
sagole diversi a seconda della profondità ; un peso da 5 Kg . e una sagola di 25 metri per profondità inferiori ai 40 metri ; un peso da 8 Kg . e una sagola da 60 metri per profondità
superiori ai 40 metri
;un peso da 15/20 Kg. e una sagola da 100 metri per profondita’ maggiori. Altri tipi di scandaglio più moderni sono
quelli acustici nei quali la profondità viene determinata per mezzo del tempo
che un segnale acustico emesso a bordo,impiega a ritornarvi dopo essere stato
riflesso dal fondo del mare. Altri tipi sono quelli ultrasonori che misurano la profondità per mezzo della riflessione sul
fondo di vibrazioni a frequenza molto elevata,non udibile.
SCALO : il piano inclinato su cui
si costruisce una nave.
SCARROCCIO : moto laterale verso sottovento.
SCASSA : incastro che serve a fissare il piede
dell’albero sul paramezzale.
SCIABECCO : bastimento con tre
alberi di cui il trinchetto e la maestra con vele latine e la mezzana con
randa.
SCIARE : vogare in senso
inverso.”Voga e scia” : vogare da un
lato della barca a remi e sciare dall’altro,in modo da girare in uno spazio
ristretto.
SCIROCCO : vento che ha origine quando a nord oppure
a nord- ovest dell'Italia si forma una
bassa pressione come pure quando
sull'alto e medio tirreno si forma un centro depressionario. Esso spira da SE è
molto asciutto perché proviene dai deserti, ma passando sui mari si carica di
umidità e raggiunge la costa come vento umido e apportatore di piogge.
SCOCCIARE : v. incocciare.
SCOPAMARE :
vela(quadra)addizionale laterale usata sui velieri a vele quadre.
SCOSTARE : allontanarsi dalla
banchina.
SCOTTE : paranchi per tenere le bugne (angoli
inferiori) delle vela, a poppavia o sottovento.
SCUFFIA : fare scuffia, tipica espressione
marinaresca che indica il capovolgersi di una
imbarcazione a vela.
SEGNALE DI DIANA : suonato
contemporaneamente dai trombettieri in diverse parti della nave,per svegliare
la gente ripetendo a intervalli il comando sveglia.(in uso marina militare).
SEGNAVENTO : vedi mostravento.
SELLA : striscia di bassa pressione tra due
anticicloni che facilmente si trasforma in saccatura.
SEMILUNGHEZZA POPPIERA : distanza compresa fra la perpendicolare
AD e il centro di
galleggiamento.
SEMILUNGHEZZA PRODIERA : distanza compresa fra la perpendicolare AV
e il centro di
galleggiamento.
SENTINA : parte interna di una
imbarcazione,compresa fra il fondo ed il pagliolato.
SERIE DI TROUB : metodo per
determinare il punto nave tramite una serie di rilevamenti polari di uno stesso
oggetto.
SERRETTA : nelle navi in
legno,corso di fasciame interno applicato alle ossature.
SESTANTE : strumento di
navigazione portatile con il quale vengono misurate a bordo le altezze degli
astri e gli angoli orizzontali. Esso e’ composto da una intelaiatura metallica
avente la forma di un settore circolare(nei primi modelli era di ampiezza di 60
gradi,nei moderni strumenti e’ stata portata a 80 gradi),di una alidada
girevole intorno al centro del settore la cui parte inferiore scorre lungo un
arco graduato detto lembo la cui graduazione va da 0 gradi a 150 gradi. Sul raggio
del settore circolare e’ fissato lo specchio piccolo per metà amalgamato e per
metà trasparente. Sull’alidada girevole nel centro del settore e’ posto lo
specchi grande. Inoltre davanti ai due specchi sono posti dei vetri colorati
girevoli che servono ad attenuare lo splendore dei raggi luminosi nelle
osservazioni di sole. Il principio ottico del sestante e’ il seguente: se un
raggio di luce subisce due riflessioni nel medesimo piano,l’angolo fra la sua
prima e la sua ultima direzione e’ uguale al doppio dell’angolo acuto formato
dalle superfici riflettenti.
SETTORE DI VISIBILITA’: l’arco di
orizzonte illuminato dal faro o dal fanale.
SEZIONE MAESTRA : è la sezione verticale trasversale avente
la max. area e quindi la max.
larghezza della nave. Le altre
sezioni parallele alla maestra avvicinandosi alla prua o alla poppa
diminuiscono di larghezza e quindi di area fino a diventare estrema prua o
poppa.
SKEG : pinna a proravia del
timone.
SKIPPER : comandante di una
imbarcazione da regata.
SFOGO D'ARIA : tubo o scarico innestato in un locale
adibito a deposito di combustibile o
zavorra d'acqua, che permette
l'uscita dell'aria man mano che il deposito si riempie.
SGOTTARE : svuotare una imbarcazione
dell’acqua.
SIMUN : vento che spira nell’area geografica
dell’interno del medio oriente. E’ un vento da SE che origina il GHIBLI.
SINISTRORSA ELICA : dicesi di un
elica che nella marcia avanti gira in senso antiorario per un osservatore che
la guardi da poppavia.
SLAMMING : impatto prodiero della
nave con le onde ,l’eccitazione strutturale dinamica susseguente e’ chiamata
WHIPPING.
SLOOP : imbarcazione a vela
attrezzata con randa Marconi e fiocco.
SOLCOMETRO A BARCHETTA : strumento ormai in disuso per la
misurazione della velocità
in mare. Con tale strumento la
velocità viene determinata misurando di
quanto la nave si allontana in un dato tempo da un punto fisso della superficie
del mare. Tale punto fisso è ottenuto lanciando in mare un galleggiante: la
"barchetta" unita all'estremità da una sagola che viene filata da
bordo mentre la nave si allontana. Su tale sagola venivano praticati dei nodi
alla distanza di 1/120° di miglio l'uno dall'altro cioè 15,4 metri . Misurando
con una clessidra quanti nodi trascorrevano mentre la sagola si svolgeva
fuoribordo nell'unità di tempo (30s), si otteneva con buona approssimazione la
velocità della nave.
SOLE ( ECLISSE ) : determinata dall'interposizione della
luna tra il sole e la terra, che nasconde
tutto o in parte il disco
solare,; visti dalla terra il sole e la luna sono in congiunzione e si ha il
novilunio.
SOLE FITTIZIO : è un astro immaginario che percorre
l'eclittica con moto uniforme passando
insieme al sole vero al perigeo e
all'apogeo.
SOLE MEDIO : astro immaginario che percorre con moto
uniforme l'equatore, passa dal punto
vernale gamma nello stesso
istante del sole fittizio e vi ritorna
alla fine di un anno tropico, cioè dopo 365,2422 giorni solari veri.
SOLSTIZIO : si verifica due volte l’anno quando il sole
si trova alla distanza massima dall’equatore celeste nell’emisfero nord δ = 23°
26’N(solstizio estivo 20-21 giugno) e nell’emisfero sud δ = 23° 26’ S(solstizio invernale 21-22 dicembre)
SOPRASTRUTTURE : tutto ciò che è costruito al di sopra del
ponte di coperta.
SOPRAVENTO : il lato da cui spira il vento.
SORGITORE : luogo adatto all'ancoraggio delle navi ma
non in porto chiuso. Buon sorgitore:
sul cui fondo le ancore hanno buona tenuta.
Cattivo sorgitore: che non ha le
caratteristiche di cui sopra, ma può essere utilizzato in casi speciali.
SOTTOVENTO : il lato opposto a quello da cui spira il
vento.
SPAGO : minutenza che serve per
cucire vele,tende e cappe.
SPECCHIO : nelle navi di vecchia costruzione e’la
superficie gobba della parte superiore della poppa sulla quale viene apposto il
nome della nave e il compartimento di iscrizione. In quelle di nuova
costruzione la superficie non e’ gobba ma dritta.(poppa quadra)
SPEDARE : liberare l'ancora dal fondale per issarla
a bordo.
SPINNAKER : vela molto grande e
generalmente colorata,a forma quasi semisferica. Viene usata
per andature portanti.
SPRING : cavi di ormeggio che dalle estremità
della nave (prua e poppa) fanno via verso il centro
nave. Essi servono ad impedire
movimenti in avanti e indietro della nave lungo la banchina.
SPRINGING : fenomeno di fatica
secondaria dovuta alla risonanza strutturale indotta dall’azione delle onde sul
fasciame esterno.
SQUAT : differenza di assetto nell'acqua tra una
nave quando è in movimento e quando è ferma.
La velocità fa nascere un
abbassamento della linea di galleggiamento ed un cambiamento di assetto
longitudinale che combinati insieme, comportano una riduzione dello spazio
disponibile tra la chiglia e il fondo del mare. Un aumento di velocità produce
un aumento di squat (l'effetto è maggiormente sentito in acque poco profonde).
STABILIMENTO DEL PORTO : è una costante in ore e minuti che
esprime il valore da
aggiungere all'ora di passaggio
in meridiano della luna per ottenere l'ora dell'alta marea nel giorno del
novilunio o del plenilunio.
STABILITA’ DI FORMA : dicesi di
scafi larghi nei quali a piccoli sbandamenti corrispondono grandi spostamenti
del centro di carena(vela da diporto)
STABILITA’ DI PESO : dicesi di
scafi stretti e zavorrati .A scafo sbandato il centro di carena si sposta di
poco mentre il centro di gravità si
abbassa notevolmente al di sotto del centro di carena(vela da diporto).
STABILIZZATORI ANTIROLLIO : sistema costituito da un a coppia di timoni
orizzontali rientrabili,detti PINNE sistemati nella parte maestra della
nave,all’altezza del ginocchio,oscillanti intorno ad un asse orizzontale. La
manovra delle pinne e’ disposta dal ponte di comando o dal locale apparato
motore ove e’ anche prevista una manovra manuale. Il loro funzionamento e’
asservito alla posizione assunta da un girostato che agisce su una pompa
elettroidraulica,la quale a sua volta alimenta il meccanismo destinato a
mantenerle costantemente orientate nella posizione adatta a contrastare il rollio
.Ogni pinna e’ composta da una parte principale ed una coda inclinabile
rispetto a questa(flap).Quando le due pinne sporgono dalla carena ,restando
ferme nella posizione orizzontale,la loro azione e’ analoga a quella delle
comuni alette di rollio. Se invece esse vengono fatte ruotare opportunamente la
pressione che si esercita su di esse aumenta notevolmente di intensità,per
l’effetto idrodinamico dovuto alla velocità della nave,e da luogo a componenti
verticali che determinano la formazione di una coppia che si oppone in ogni
istante al movimento di rollio. Infatti esse si inclinano attorno ai propri
assi con movimento uguale,opposto,sincronizzato al rollio in modo che
se,per esempio la nave si inclina sulla
sua dritta la pinna di dritta si rivolge verso il basso,e quella di sinistra
verso l’alto;e’ evidente che le forze che agiranno su di esse risulteranno
raddrizzanti e la loro intensità dipenderà
dall’estensione e posizione delle pinne ,oltre che dalla velocità della
nave. Per ottenere quindi l’effetto voluto l’inclinazione della pinna dovrà
risultare sincronizzata col periodo di rollio della nave e invertire la sua
posizione al termine di ogni sbandata.
STAGIONI ASTRONOMICHE : punti equinoziali e
solstiziali dividono l’eclittica in quattro quadranti percorsi apparentemente
dal sole in quattro intervalli di tempo diseguali detti appunto stagioni
astronomiche.
STAGNO : che non lascia passare
l’acqua.
STAMINALE : vedi costola.
STAR-CUT : particolare spinnaker
con ferzi disposti a stella(radiali).Utile per andature strette di
poppa,quando il vento e’ molto
fresco.
STARFINDER : strumento che consente di risolvere il
problema della trasformazione delle
delle coordinate azimutali nelle
orarie e quindi nelle equatoriali corrispondenti. Utile nelle osservazioni
astronomiche per la determinazione degli elementi dell’astro per il
tracciamento delle rette d'altezza.
STAZZA LORDA : si denomina stazza
lorda di registro la capacità in tonnellate
degli spazi chiusi,ottenuta con una delle tre regole di stazzatura.
STAZZA NETTA : sottraendo dalla stazza lorda la capacità
di alcuni spazi ,seguendo le norme
contenute nel regolamento per la stazzatura,si ottiene la stazza netta. Nessuno
spazio deve essere dedotto ,che non sia stato dapprima compreso nella stazza
lorda.
STELLATE : sono le parti della prua e della poppa
che vanno rastremandosi fino all’estrema
prua o poppa o verso il basso
(ginocchio).
STIMA : determinazione del punto nave fatta con
gli elementi stimati per quanto forniti da
strumenti come la bussola ed il
solcometro; cioè in base alla rotta seguita e alla velocità mantenuta.
STRALLO : manovra fissa che sostiene l'alberatura
di prua.
STRAMBATA : anche se ancora usato
per indicare il viramento di bordo in poppa,il termine ha
assunto il significato di
abbattuta involontaria .
SVASATURA : è la
curvatura verso l’esterno che una ordinata assume al disopra del galleggiamento
di pieno carico normale per cui essa
diverge verso l’alto.
STRAORZARE : avvicinare la prua alla direzione del vento
in modo eccessivo e involontario causato
da una velatura non adatta all’intensità del vento.
STRAPUGGIARE : allontanare
velocemente la prua dal vento.
STRATI : sono nubi basse,simili a
nebbia sospesa in quota,spesse e grige che danno al cielo l’aspetto caliginoso
ed uniforme.L’estensione degli strati e’ quasi sempre notevole ma si possono
presentare anche banchi.Gli strati sono spesso il prodotto del sollevamento
della nebbia o della foschia formatasi al suolo.La nebbia e’ una forma
particolare di strato prossimo al suolo.Gli strati creano spesso la situazione
di “nebbia alta” che ristagna in avlle e al di sopra della quale splende il
sole.Altezza : si formano ad altitudini comprese fra i 600 ed 800 metri .Anche se
l’aspetto di questa nube e’ minaccioso raramente da luogo a precipitazioni di
pioggia minuta e fitta,nevischio o prismi di ghiaccio.
STRATOCUMULI : sono una delle
forme nuvolose piu’ diffuse sulla terra.Si presentano in grossi ammassi
scuri,tondeggianti che ricoprono quasi interamente il cielo.Gli elementi che li
costituiscono sono analoghi a quelli degli altocumuli ma,dato che si trovano a
livello piu’ basso,appaiono di dimensioni maggiori.Altezza : si formano ad
altitudini comprese fra i 1.000 ed i 1.500 metri .Non sempre
danno luogo a precipitazioni,in caso contrario sono di debole intensita’.
STROPPO : anello di cavo vegetale
o metallico,oppure formato da una piastra di ferro che circonda la cassa del
bozzello al fine di maneggiarlo,sospenderlo o fissarlo dove lo si vuole far
lavorare.
STROPPO DA REMO : legatura provvisoria per l'articolazione
del remo allo scalmo.
SUPERFICE DELLO SCAFO FUORI
OSSATURA :è la superfice interna del fasciame,cioè quella
rivolta verso l’ossatura.
SUPERFICE DELLO SCAFO FUORI
FASCIAME : è la superficie esterna del fasciame,coé quella
rivolta verso il mare e verso il
cielo.
SVERGOLAMENTO : apertura
crescente della vela dal basso verso l’alto,molto evidente quando il vang e’
allascato in un’andatura portante.
--T
--
TACCATA : sostegno di legno, costituito da più
pezzi uniti insieme da chiodi e traverse di
ferro, che si pone sotto la
chiglia della nave quando è in bacino o sullo scalo
di costruzione.
TAGLIAMARE : pezzo che con nave in movimento fende per
primo l’acqua. Nello scafo in
legno esso è sovrapposto alla
ruota di prua, in quello in ferro si identifica con il dritto di prua.
TALL BOY : vela prodiera molto alta e sottile,da
usare assieme allo spinnaker.
TAMBUCCIO : piccola costruzione posta sopra
un'apertura praticata su un ponte scoperto
per accedere ad un ponte
sottostante.
TANGONE : sulle antiche navi
l’asta laterale protesa fuori della murata cui venivano legate le imbarcazioni
di servizio durante le soste e tramite la quale i marinai salivano a bordo.
TARCHIA : nome proprio di un tipo
di vela.
TAROZZO : il gradino di legno
della scala biscaglina.
TARTANA : piccolo bastimento con un solo albero a vela
latina ed asta di fiocco con uno o più fiocchi.
TAVOLA A B C : tavole molto
pratiche che risolvono il problema della
determinazione dell’azimut in funzione dell’angolo al polo,della declinazione e
della latitudine. Si ha una approssimazione al quarto di grado circa,quindi più
che sufficiente per gli usi della
navigazione.
TELEGRAFO DI MACCHINA : sistema meccanico o elettrico a indice e
controindice, che
serve per dare gli ordini dalla
plancia al locale apparato motore.
TEMPERATURA DI ACCENSIONE : e’ la temperatura minima alla quale i vapori
emessi da una sostanza ,di solito divenuta gas per effetto del calore,incendino
indipendentemente da qualsiasi agente esterno.
TEMPO DI UN ASTRO : corrisponde all'angolo orario dell'astro.
TEMPO MEDIO ASTRONOMICO : angolo orario del sole medio misurato a
partire dal
meridiano superiore.
TEMPO MEDIO CIVILE : angolo orario del sole medio contato a
partire dal meridiano inferiore.
Nei calcoli nautici si fa uso
generalmente del tempo medio civile. Le effemeridi nautiche esprimono il (tm)
tempo medio in ore, mentre danno in gradi gli angoli orari (T) di tutti gli
astri, sole vero
compreso, angoli orari che sono
contati a partire dal meridiano superiore.
TENDALETTO : piccola tenda per
imbarcazioni,per barcarizzi,per la controplancia, ecc.
TENDER : piccola imbarcazione per
scendere a terra quando non si e’ ormeggiati a riva.
TEODOLITE : strumento ottico a
cannocchiale per la misurazione degli angoli azimutali e zenitali,usato per
rilievi geodetici e topografici.
TERMOGRAFO : strumento che registra su carta
diagrammata la temperatura di un luogo nelle
diverse ore del giorno.
TERZAROLO : porzione di vela che
può essere serrata per ridurne la superficie.
TESTA DI MORO : robusto collare di ferro a due fori, uno
a sezione circolare l'altro a sezione
quadrata, quello circolare per il
passaggio della rabazza dell'albero da sopraelevare; quello quadrato per
incastrarvi il colombiere dell'albero.
TESTIMONI : tratti di saldatura a
rilievo in opera viva che delimitano il trattamento da effettuare con pittura
tra l’opera viva,il bagnasciuga e l’opera morta(riferimenti).
TIENTIBENE : passamano in cavo
metallico o corda.
TONNEGGIARSI : muovere una nave o una imbarcazione
virando e filando sui cavi.
TORELLO : e’ il primo corso del fasciame esterno del
fondo adiacente la chiglia ed ha spessore maggiore.
TORMENTINA : velaccino da
tempesta di prua,da inferire sullo strallo principale o,in caso di fiocco
rullato,su strallo di trinchetta.
TORNADO : perturbazione terrestre dovuta all'ascesa
rapidissima e vorticosa di una colonna di
aria fortemente umida che si
forma sotto un grosso cumulo- nembo temporalesco. Il vento prodotto dal tornado
è violento e la sua velocità in senso verticale può arrivare fino a 200 miglia all'ora. Il
diametro della perturbazione varia da 100 a 300 metri .
TORNICHETTI : vedi arridatoio.
TRABACCOLO : bastimento portante due alberi con vele al
terzo.
TRACCIA DEL PIANO DIAMETRALE : è
l’intersezione del piano diametrale con qualsiasi piano
ad esso perpendicolare
intersecante lo scafo.
TRAMEZZI (Bozzelli) : divisioni fra una puleggia e
l’altra nelle casse dei bozzelli a più pulegge
TRASCINAMENTO DELLA ROSA (bussola) : inconveniente delle
bussole a liquido che può manifestarsi nelle ampie e rapide accostate della
nave,perchè l’attrito fra il liquido e la superficie della rosa produce appunto
il trascinamento di questa nel senso di rotazione della prua. Si cerca di
eliminare l’inconveniente riducendo l’attrito,fissando cioè la graduazione
della rosa attorno ad un corpo centrale di forma arrotondata ed avente una
superficie molto liscia(galleggiante) il cui compito principale e’ però quello
di spostare un volume di liquido tale da produrre la spinta sufficiente a neutralizzare
buona parte del peso di tutta la rosa.
TRAVERSO : di una nave è la direzione da ognuno dei
lati delle perpendicolari al piano
longitudinale. Quindi traverso a
dritta e a sinistra; essere al traverso avere un oggetto (nave o punto di
terra) sul prolungamento del traverso della nave o della sua rotta.
TRAVERSARE : disporre lo scafo col vento a circa 90
gradi dalla prua.
TRAVERSINO : 1) cavo d’ormeggio
utilizzato per tenere la nave accostata alla banchina,e che corre
perpendicolarmente a quest’ultima; e’ usato in concomitanza con lo spring ed i
cavi alla lunga. 2) manovra utilizzata per traversare un’ancora
Ammiragliato,mettendola in posizione di riposo,agganciandosi al diamante della
stessa;e’ utilizzato in concomitanza con il capone.
TREVO : nome generico della vela
bassa di maestra e del trinchetto.
TRIANGOLO D’INCERTEZZA : il
triangolino formato dall’intersezione di tre semirette di
rilevamento,all’interno del quale si trova il punto nave.
TRIANGOLO DI POSIZIONE : è il triangolo della sfera celeste i cui
vertici sono : polo elevato,zenit ed astro ed i cui lati sono:distanza polare
,distanza zenitale e co-latitudine.Esso mette in relazione ,con i metodi della
trigonometria sferica ,le coordinate dell’astro
nei vari sistemi per risolvere i problemi astronomici.
TRIBORDO : vocabolo di origine francese, non usato
nella marineria italiana che indica la
dritta di una nave.
TRIMMER : timone supplementare
indipendente da quello principale,applicato a poppavia della lama della deriva.
TRINCARINO : corso di lamiere contiguo al fasciame
esterno e posto ai bordi di un ponte o
di un ordine di bagli. Il corso
di trincarino ha maggior spessore che gli altri corsi di fasciame.
TRINCHETTINA : piccolo fiocco per
venti molto forti o per andature portanti.
TROMBA MARINA : sono turbini vorticosi analoghi ai
tornado ma di dimensione molto più
ristrette. La loro origine è
simile a quella dei tornado: si generano al livello dei cumuli- nembo e sono
frequenti sui mari su cui scorrono correnti aeree di diversa direzione con
contrasti termici.
TROPICI : i paralleli di
declinazione 23°27’ NORD e SUD passanti per i punti solstiziali, si dicono
rispettivamente Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno.
TROZZA : attrezzo di forma
circolare,composto di catene,cavi,collari o armatura in ferro,che serve ad
assicurare il centro di un pennone al relativo albero.
TUGA : sovrastruttura che non si estende
generalmente da una murata all'altra e che è situata sui
ponti scoperti.
-- U
--
UMIDITA' RELATIVA : è il rapporto tra la quantità di vapore
realmente esistente e la quantità
che l'aria a quella data
temperatura potrebbe contenere.
UOMO IN MARE : grido di avviso
nel caso che una persona imbarcata cada in mare.
-- V--
VAINA : rinforzo cucito ai bordi della vela
dell'altezza di circa 10 cm .
VANG : paranco a trattenere verso
il basso la parte mediana del boma.
VAREA : estremita’affusolata delle attrezzature orizzontali come
aste,bomi,pennoni,ecc. .
VARIAZIONE DI IMMERSIONE MEDIA
: differenza fra due pescaggi medi,cioè
lo strato o zona di carena che si e’ immersa o emersa per imbarco o sbarco di
pesi( oppure per incaglio o per la densità diversa dell’acqua).
VARO : operazione di far prendere il mare ad una
nave costruita sulla terra ferma. Il varo avviene,
tradizionalmente, lungo un piano
inclinato detto scalo di costruzione (la cui pendenza varia in genere dal 5 al
12%) sul quale la nave viene costruita. Essa poggia, durante la costruzione,
sulle invasature delle quali ci si serve al momento del varo per accompagnare
lo scafo in acqua. Quando si procede al varo lo scafo viene liberato
progressivamente dai cavi d'acciaio che lo imbracano e dei puntelli che lo
mantengono dritto. Per ultimo si smantellano le taccate morte su cui poggiano
la prora e la poppa. A questo punto solo la invasatura mantiene lo scafo, che
poggia sulle altre taccate. L'invasatura a sua volta poggia sulla suola: una
specie di scivolo in legno che arriva fino alla battigia (il quale viene
cosparso di grasso e sevo), dove inizia una struttura pure in legno, posticcia
detta antiscalo che viene collocata in acqua e che poggia sul fondo; essa
costituisce una prosecuzione dello scalo e serve ad accompagnare lo scafo in
acqua. Se lo scafo pronto al varo, dovesse faticare a mettersi in movimento è
previsto un aiuto sotto forma di spinta impressa mediante martinetti o altri dispositivi.
VASCA : (prove in vasca) canale opportunamente
attrezzato nel quale si provano in scala ridotta
le carene e le eliche. Queste
prove consentono di rilevare e studiare i comportamenti
delle carene, delle eliche, i
moti di rollio, etc.
VELACCIERE : bastimento a tre
alberi dei quali il trinchetto a vele quadre gli altri due a vele latine.
VELACCINO : vela dell’albero di
trinchetto sulle navi a vele quadre(anche detto pappafico).
VELACCIO : vela dell’albero di
trinchetto sulle navi a vele quadre.
VELATURA : insieme di tutte le vele di un bastimento:
superficie che utilizzando la pressione del
vento imprime la propulsione alla
nave.
VENDAVAL : venti da SW che
spirano tra le coste sud della Spagna e le coste settentrionali Africane.
VENTI DI WEST : soffiano in ogni oceano, dall'anticiclone
permanente subtropicale verso le
zone di bassa pressione delle
alte latitudini, cioè sono compresi tra i paralleli di 35° e 60° in entrambi
gli emisferi.
VERRICELLO : macchinario di coperta che ha l'asse di
rotazione del tamburo (dove si avvolge il
cavo) orizzontale e serve a
virare solo i cavi.
VIA : vedi “Alla via “
VIVAGNO: i ferzi di una vela si
uniscono con due cuciture,una sull’orlo di ciascun ferzo e l’altra un po’ al di
dentro parallelamente alla prima. La distanza fra le due cuciture e’ detta
appunto vivagno.
VOLANTE : (aggettivo) in genere
si riferisce ad equipaggiamento temporaneo.
VOLTA DI POPPA : è la zona situata all’estremita’ poppiera
dello scafo nella quale queston passa dalle forme molto affinate della carena a
quelle abbastanza piene dell’opera viva.
VOLTE : torsioni presenti nelle cime,che ne
ostacolano la manovra.
-- W --
WARPING :deformazione
dell’apertura delle boccaporte delle mastre
dovuta alla torsione della trave scafo.
WINCH : verricello.
-- Y --
YAWL : imbarcazione a due
alberi,con la mezzana a poppavia dell’asse del timone.
-- Z
--
ZAMPA D’OCA : sistema di trazione
dell’attrezzatura navale formato da due o tre brevi pezzi di cima partenti da
punti lontani che si uniscono in un solo bando.
ZAVORRA : pesi che vengono imbarcati a bordo per
mantenere la stabilità della nave e che
vanno a detrimento del carico.
Essa può essere liquida (acqua) o solida. Pani di ghisa, cemento, etc. La
zavorra fissa è quella stabile che rimane a bordo anche quando la nave è
carica, e ciò in alcuni casi può essere prescritto dalle condizioni di stabilità
di una nave.
ZENIT -NADIR : di un osservatore sono i due punti
diametralmente opposti nei quali la verticale
dell'osservatore taglia la
superficie della sfera celeste. L’orizzonte astronomico divide la sfera celeste
in due emisferi quello che contiene lo zenit si dice emisfero
visibile,invisibile quello che contiene il nadir.
ZODIACO : o fascia zodiacale,si dice una zona sferica
ampia circa 16° che si estende fra i paralleli di eclittica aventi latitudine
8° NORD e 8° SUD ,ed e’ bisecata dall’eclittica .Per mezzo di dodici meridiani
di eclittica lo zodiaco e’ stato suddiviso in dodici parti,ciascuna ampia 30°
dette segni dello zodiaco. Ogni segno ha il nome della costellazione che oltre
duemila anni fa la
occupava. Nell ’ordine in cui il sole li percorre in un anno,a
partire dall’equinozio di primavera,i segni dello zodiaco ;
ARIETE,TORO,GEMELLI,CANCRO,LEONE,VERGINE,BILANCIA,SCORPIONE,
SAGITTARIO,CAPRICORNO,ACQUARIO,PESCI.
ZONA DEL BAGNASCIUGA : detta pure zona dell’esponente di carico ,è
quella parte di superficie dello scafo fuori fasciame compresa tra il piano di
galleggiamento di pieno carico normale e quello ad esso parallelo delimitante
una carena di volume uguale a quella definita dal piano di galleggiamento a
nave vuota.
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