Cose da fare all'arrivo di un container
Vediamo
come sarebbe opportuno gestire l'arrivo e lo scarico di un container presso il
nostro magazzino.
Queste semplici
indicazioni possono permettervi di gestire in maniera efficace un'eventuale
avaria delle merci; vediamole nel dettaglio:
1.
munitevi di una macchina
fotografica digitale oppure di un telefono con fotocamera, vi permetterà di
documentare eventuali anomalie e/o danni;
2.
preliminarmente verificate che
il numero del contenitore corrisponda a quello indicato dai documenti;
3.
controllate lo stato generale
del box: eventuali ammaccature o danni esterni possono essere stati causati da
urti durante le fasi del trasporto o nel corso delle movimentazioni al terminal
di sbarco; tali danni possono aver avuto ripercussioni anche sul carico
all'interno;
4.
controllate il sigillo per
verificare che il numero corrisponda a quello atteso; sarebbe opportuno poter
verificare il sigillo con le foto dello stesso scattate in precedenza dal
mittente (ricordatevi quindi di chiedere ai vostri fornitori di eseguire tale
semplice ed efficace operazione al termine della caricazione);
5.
controllate l'integrità del
sigillo e in generale della maniglia della porta destra del container;
6.
prima di aprire le porte leggete
con attenzione eventuali etichette adesive con particolare attenzione nel caso
che la spedizione sia di merci pericolose!!!
7.
procedete, con cautela,
all'apertura della porta destra del contenitore in modo da evitare di essere
travolti dalla merce qualora il carico all'interno non sia stivato/rizzato
correttamente;
8.
verificate visivamente le
condizioni della merce e procedete, documenti alla mano, alla spunta dei colli
ed al controllo di eventuali "marche e numeri";
9.
in caso di danni al carico
procedete contestualmnte all'autista ad annotare sulla lettera di vettura le
opportune riserve (es. n. 40 sacchi bagnati rilevato foro sul tetto del
container); è necessario apporre riserve circostanziate e non generiche!
10.
le riseve devono essere scritte
in stampatello e firmate dal responsabile di magazzino e controfirmate
dall'autista;
11.
procedete ad effettuare le
fotografie della merce danneggiata e non dimenticate di fotografare il
container con il numero visibile;
12.
al termine delle operazioni di
scarico controllate lo stato del paiolo per ricercare eventuali macchie o
traccie di umidità;
13.
verificate che sulle pareti e
sul tetto del container non siano presenti buchi, tagli o fori (entrate nel box
e fate chiudere le porte:
se
entra luce allora è potuta entrare acqua ed umidità);
14.
qualora siano stati riscontrati
danni procedete con le opportune comunicazioni ai Vs. Assicuratori (o al
commissario di avaria indicato nel certificato assicurativo in caso di
spedizioni su base CIF) e lettere di responsabilizzazione al vettore marittimo.
15.
Rileviamo, infine, che la
corretta apposizione delle riserve sui documenti di trasporto e la raccolta
delle evidenze fotografiche faciliterà l'accertamento del danno da parte degli
assicuratori del carico con conseguente riduzione dei tempi di liquidazione del
sinistro; aspetto sicuramente apprezzabile.
P.S.
Non dimenticatevi di dare un colpo di scopa al paiolo, di rimuovere eventuali
materiali di fardaggio usati e di staccare le etichette relative alla merce
scaricata: è una questione di shipetiquette!
Alcuni consigli su come utilizzare e conservare le cinghie di
fissaggio
Come sappiamo tutte
le normative tecniche che forniscono indicazioni sul corretto bloccaggio del
carico (siano esse di origine IMO, ISO, Codice della Strada ecc. ecc.)
prevedono che i singoli colli siano assicurati in modo stabile e sicuro in
relazione alla loro natura e alle loro caratteristiche.
Tra i diversi
sistemi utilizzabili, le cinghie di ancoraggio in fibra sintetica,
principalmente in poliestere, sono forse lo strumento più versatile per
bloccare un carico sul pianale di un semirimorchio, su un container flat rack o su un carro ferroviario, in
modo del tutto sicuro.
La facilità di
utilizzo, la leggerezza, ed il costo ragionevole ne hanno decretato il successo
come strumento per il cargo lashing.
Giusto a titolo
esemplificativo possiamo ricordare che
un loro grande vantaggio è quello di poter essere impiegate anche immerse
nell’acqua; sarà sufficiente farle asciugare correttamente dopo l’uso.
Inoltre, le cinghie
in poliestere non presentano problemi d’impiego anche in presenza di solventi,
sbiancanti, detergenti, petroli e acidi (non devono però assolutamente essere
utilizzate in presenza di eteri, aldeidi e alcali forti).
Ovviamente solamente
un utilizzo corretto di cinghie, in perfette condizioni, permette di sfruttarne
a pieno le loro caratteristiche e di realizzare un lashing a regola d’arte.
Cerchiamo quindi di
saperne di più in questo post destinato a tutti coloro che si trovino a dover
utilizzare le cinghie in fibra sintetica.
Per prima cosa
ricordiamo i principi generali circa la sistemazione dei carichi:
-
le merci devono essere stivate
in modo tale da non costituire pericolo agli addetti ai lavori durante le
normali condizioni di trasporto, traffico e/o di circolazione stradale,
-
il carico deve essere
posizionato in modo tale che il suo baricentro sia il più vicino possibile al
centro dell’asse longitudinale del veicolo o al centro del container, e il più
basso possibile;
-
prestare sempre la massima
attenzione affinché il carico sia uniformemente distribuito sul pianale o sul
paiolo,
-
controllare portata del veicolo
o il payload dell’unità di carico,
-
controllare i carichi di
rottura dei punti di ancoraggio che si andranno ad utilizzare, -
bloccare il carico in modo tale che, in ogni condizione di marcia o movimento,
non possa spostarsi longitudinalmente o trasversalmente rispetto alla posizione
iniziale, - nel caso del trasporto su gomma il conducente dovrà adottare la
condotta di guida più adatta alle circostanze del fondo stradale, del traffico,
del carico ecc.
Detto questo è ovvio
che solamente la disponibilità di adeguati strumenti per assicurare il carico
può garantire un bloccaggio sicuro.
Vediamo quindi
alcune buone norme di utilizzo delle nostre cinghie:
-
utilizzare soltanto cinghie la
cui targhetta sia leggibile (troveremo riportate l’omologazione “EN
12195-2” e la portata di ancoraggio LC
ossia la lashing capacityespressa in
daN), - non annodate MAI le cinghie,
-
in caso di utilizzo su angoli
vivi o su superfici abrasive, predisponete delle protezioni adeguate (ci sono
in vendita delle apposite protezioni angolari ma in situazioni di emergenza
possono utilizzarsi anche porzioni di
cartone o tessuto),
-
posizionare le cinghie in modo
tale che non si attorciglino e che possano distribuire il carico su tutta la
loro lunghezza,
-
disponete le cinghie lungo
tutto il carico,
-
qualora le cinghie dovessero
essere utilizzate in presenza di prodotti chimici e/o al di fuori di
temperature comprese tra -40° C. e +90° C., richiedete maggiori informazioni al
produttore,
-
non usate le cinghie per
sollevare carichi (ci sono delle cinghie apposite per quello!),
-
non posizionate i tensionatori
sugli spigoli del carico,
-
non utilizzare sistemi di ancoraggio
che non siano in perfette condizioni (tagli e/o abrasioni del nastro,
deformazioni degli elementi metallici ecc.).
Non dimentichiamoci
che sollecitazioni ed utilizzo frequente comportano un notevole stress per le
cinghie e di conseguenza la loro “gestione” risulta necessaria per disporre di
strumenti sempre in condizioni ottimali.
Per questo possiamo
raccomandare:
-
dopo l’utilizzo arrotolare le
cinghie in luoghi non molto freddi, asciutti, lontano da fonti di calore, al
riparo da raggi solari diretti e da agenti chimici.
-
non effettuate riparazioni
delle cinghie ma inviatele al produttore per i controlli ed eventuali
sostituzioni dei componenti,
-
fate verificare le cinghie da
un tecnico esperto almeno una volta all’anno
(ovviamente vanno anche
controllate prima di ogni utilizzo!).
Un uso corretto
delle cinghie permetterà di bloccare diverse tipologie di merce o carico in
assoluta sicurezza evitando danneggiamenti e situazioni di pericolo per il
personale.
Per maggiori
informazioni e dettagli tecnici sulle cinghie in fibra sintetica vi rimandiamo
alla norma Europea EN 12195 parte 2.
Take care: Cargo
care!
Consigli su come evitare truffe usando le borse noli
telematiche
Sono
molti i motivi per rivolgersi ed utilizzare i servizi delle "Borse
Noli" per l'autotrasporto via internet: evitare un viaggio di ritorno a
vuoto, la temporanea mancanza di mezzi disponibili per una presa ecc. ecc.
Anche se la
maggior parte delle aziende che utilizzano e propongono i loro servizi
attraverso le borse trasporti presenti sul mercato è costituita da società
degne della massima fiducia, esiste comunque la concreta possibilità di
imbattersi in truffatori, spesso organizzatissimi, pronti ad impadronirsi di
carichi di
qualunque
natura.
Nonostante il
controllo dei propri clienti le società che gestiscono il servizio non si
ritengono infatti responsabili di eventuali truffe, appropriazioni indebite o
di qualunque reato e/o danno subito da chi affida un trasporto ad una azienda
contattata attraverso la borsa telematica da loro gestita.
In sostanza la
miglior "cura", anche in questo caso, è la prevenzione. Ma come
possiamo evitare di cadere nella rete di truffatori e criminali professionisti?
Vi propongo una
sorta di mini decalogo su come evitare tale genere di truffe:
1. Effettuare un controllo scrupoloso della documentazione fornita in
particolare richiedendo informazioni all'ufficio provinciale che tiene l'albo
degli autotrasportori (per le aziende italiane) e verificando l'esistenza della
copertura assicurativa presso l'agenzia o la compagnia del potenziale vettore
2. Qualora per le comunicazioni venga fornito solo un numero di
cellulare è necessario prestare maggiore attenzione e richiedere che venga
fornita un'utenza telefonica di tipo fisso.
3. Per lo stesso motivo diffidare di chi utilizza un servizio di posta
gratuito; allo stesso tempo ricordate però che anche un sito aziendale ben
realizzato non è un indice di garanzia assoluto.
4. Per l'accettazione dell'incarico al trasporto esigete conferma via
fax e verificate a chi appartiene il numero di telefono; a volte vengono
utilizzati servizi fax via internet o semplicemtne quelli forniti da una
tabaccheria o da un centro servizi.
5. Effettuare ulteriori misure di controllo, ad esempio la varifica
della arga dell'automezzo che dovrà presentarsi al carico.
6. In caso di dubbio richiedete maggiori dettagli sull'utente al
gestore della borsa noli.
7. Formate i Vs. collaboratori a fiutare certi "indizi" che
possono emergere durante le trattative commerciali.
8. Prestate la massima attenzione sopratutto nei periodi di punta come
ottobredicembre e nel periodo estivo; molto spesso tale tipo di truffa viene
messa in atto durante il fine settimana o approfittando di un ponte per
sfruttare la momentanea chiusura delle aziende.
9. In considerazione del valore e del tipo di merce, magari
particolarmente appetibile, valutate la possibilità di evitare l'utilizzo delle
borse noli a favore di vettori di consolidata reputazione.
10.
Usate il Vs. istinto: molto
spesso alcuni dettagli e particolari possono metterci in guardia, se qualcosa
non vi convince meglio essere ancora più scrupolosi.
L'impiego di tali "avvertenze",
magari inserendole nelle procedure operative della vostra azienda, vi agevolerà
nel contrastare efficacemente tentativi di truffa ed altre fregature che
potrebbero esporvi a gravi danni economici ma anche d'immagine con i vostri
clienti.
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