STABILITA’ STATICA.
L’altezza metacentrica (r – a ) ci fornisce solo una idea
della capacita’ della nave di ritornare nella sua posizione iniziale al
cessaredella causa che ha determinato una inclinazione.Cio’ e’ legittimo per
piccoli angoli d’inclinazione .Pero’ ai fini della sicurezza e’ importante
analizzare come la nave si comporti per grandi angoli d’inclinazione.Questo si
realizza con l’impiego del diagramma distabilita’.Esso ha origine nel
punto O
degli assi cartesiani ove mettiamo in ascisse gli angoli d’inclinazione
ed in ordinate il Momento di stabilita’
Ms = D (r – a) sen alfa ).Se si potesse calcolare il valore del momento di
stabilita’ per qualsiasi angolo
d’inclinazione con la formula di
cui sopra,il diagramma avrebbe un andamento sinusuidale,ma essendo valida solo
per piccoli angoli di
d’inclinazione bisognera’ adottare la formula Ms
= D(h – a ) sen alfa :
Quindi per angoli d’inclinazione
maggiori di 10 ° due spinte successive convergono in un punto e piu’
punti costituiscono l’evoluta
metacentrica (a rami ascendenti quella dai noi considerata poiche’ essendo
funzione delle forme della nave sono
sempre considerate a murate dritte)
In via preliminare e’ possibile
conoscere l’andamento del diagramma di stabilita’ tracciando quella che sara’ la tangente
al diagramma stesso(sull’ordinata passante per l’ascissa del valore di 1
radiante, un segmento uguale a (r-a) congiungendo l’estremo di esso con l’origine degli assi.)
questo perche’ si e’ portati a dedurre
che la sicurezza di una nave e’ legata all’angolo di capovolgimento ma vedremo analizzando la stabilita’ dinamica
che questo concetto non e’ del tutto esatto inquanto la sicurezza dipende dall’area del diagramma e dalla ripidita’
con cui si allontana dall’origine degli assi.
Per piccoli angoli d’inclinazione
M= D(r-a) sen Alfa,quindi sul diagramma
in ordinate i momenti ed in ascisse gli angoli d’inclinazione.Pero’ in ordinate
possono anche essere riportati solo i bracci di stabilita’ poiche’ la curva che
se ne ricava non presenta alterazioni nel suo andamento generale.
(nota 1) Nel tracciare la
tangente al diagramma si suole assumere quale valore unitario dell’angolo
di inclinazione
quello di un radiante(57°17’45”)
cioe’ arco di circolo la cui lunghezza è uguale al raggio. Il diagramma
di stabilita’
rende possibile ottenere le
grandezze dell’altezza metacentrica (r-a) e del raggio metacentrico ( r) poiché il grafico
possiede la proprieta’ che il
coefficiente angolare della tangente nell’origine della curva di stabilita’ s’identifica
con
l’altezza metacentrica-Per
piccoli angoli d’inclinazione M=D(r-a) sen alfa quindi sul diagramma in
ordinate i momen-
ti ed in ascisse gli angoli
d’inclinazione.Pero’ in ordinate possono anche essere riportati soli i bracci di stabilita’ poiche’
la curva che se ne ricava non
presenta alterazioni nel suo andamento generale.
STABILITA’ DINAMICA
E’ noto che quando a bordo viene effettuato lo spostamentodi
un peso si determina la formazione di una coppia la quale provoca lo
sbandamento della nave e la diminuizione della riserva di stabilita’( pd cos
alfa).gli effetti di tale
spostamento possono
risultare in determinati casi,molto piu’ pericolosi per l’azione dinamica che
da essi nasce : (Fig.5B)
sia A il diagramma di stabilita’ statica di una nave,B
quello di una coppia sbandante;se non si dovesse considerare alcu-
na azione dinamica l’angolo alfa 1 relativo all’ordinata
passante per il punto d’intersezione delle due curve individuereb-
be senz’altro la posizione di equilibrio della nave.Dato
pero’ che il lavoro fatto dalla coppia sbandante e’ misurato(per la
posizione alfa 1) dall’area
0- alfa 1-N-M,mentre quello fatto dalla coppia resistente e’ misurato da
0-alfa1-n, e’ facile
constatare che la differenza O-M-N tra il lavore
sbandante(maggiore) e quello resistente,implica per la nave la necessita’
di raggiungere la
posizione alfa 2 in
corrispondenza della quale si verifica l’equivalenza dei due lavori (O-N-K-alfa2 =
O-M-H-alfa 2).La posizione alfa 2 pero’ non puo’ essere di
equilibrio per la nave: infatti in essa,una volta esaurite le azio-
ni dinamiche delle coppie ,la nave resta sottoposta ad un
momento raddrizzante alfa 2 –K maggiore di quello sbandante
alfa 2 –H.In tali condizioni non bilanciandosi le forze
agenti sulla nave ,questa ruota in senso opposto al precedente per
raggiungere la posizione iniziale.
Da quanto visto appare evidente che la maggiore o minore
sicurezza di una nave piu’ che dipendere dall’angolo di capo-
volgimento (alfa C) di stabilita’ nulla,dipende dall’altezza
del diagramma di stabilita’ e dalla sua maggiore o minore ripi-
dita’.Infatti quanto
piu’ tale diagramma risulta ripido,tanto minore sara’ l’eccesso di lavoro della
coppia sbandante su
quello della coppia di stabilita’e minore lo sbandamento
massimo che subira’ la nave: e quanto piu’ alto e’tale diagramma
tanto piu’ difficilmente si potranno verificare le
condizioni che possono portare al capovolgimento della nave.
Cosi’ nel caso della fig.5C essendo l’area O-N-M-P-alfa 2
> O-M-K-P-alfa 2 la nave sotto l’azione del momento sban-
dante non puo’ fermarsi in corrispondenza
dellainclinazione alfa 1 ne in alfa 2 e poiche’ sorpassata
quest’ultima posi-
zione il momento sbanmdante e’ sempre maggiore di quello
raddrizzante,essa deve necessariamente superare alfa c e ca-
povolgersi.L’azione dinamica considerata si verifica non
solo ogni volta si esegue a bordo un rapido spostamento di pesi
ma anche per l’azione del vento o quella del timone quando
spostato con eccessiva celerita’.
Analizziamo il diagramma di stabilita’ in base alla regola
IMO 167 (vedi tabella…..) :
tali parametri vanno verificati prima della partenza nave
oltre a quelli della regola IMO 562 denominata CRITERIO METEREOLOGICO.Secondo tale
criterio va verificato che in condizioni di vento al traverso e di rollio con
mare al traverso la nave abbia
sufficiente riserva di stabilita’ tale da sopportare senza capovolgersi il
sopraggiungere di una raffica di vento che
produca un momento inclinante di
1,5 volte il momento dovuto al vento costante. Dal diagramma :
Lw1 = vento costante
Lw2= raffica 1,5
volte il vento costante
Teta 1 = angolodi rollio
Teta 0 = angolo dovuto al vento costante
Teta 2 = angolo minore preso tra i valori degli angoli Teta
C(angolo di capovolgimento) - 50° - Teta
f
Teta f = angolo in
corrispondenza del quale risultano immerse le aperture non soggette a chiusura
stagna nello scafo o nelle
sovrastrutture.
Si soddisfa la regola IMO 562 quando : Area
B
…………….. = risulta uguale o maggiore di 1
Area A
L’attuale livello standard di sicurezza e’ codificato dalla
risoluzione IMO 749 che tiene conto della 167-168 nonche’ della 562.
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