-- C --
C.B.T. : clean ballast tanks
(cisterne di zavorra segregata)
CABESTANO : nome marinaresco
dell’argano,ossia dell’apparecchio di trazione con asse ver-
ticale impiegato sulle navi per
l’ancoraggio e per altre manovre richiedenti grande forza.
CABLOTTO : cavo usato sulle
imbarcazioni per l’ancorotto.Oppure piccola ancora a tre o quattro marre usata
specialmente per le lance.
CABOTAGGIO : si intende la navigazione
fra porto e porto dello stesso stato.
CACIABADERNA : succhiello da
calafato.
CADUTA : lato verticale delle
vele quadre.Lato poppiero delle vele latine e dei fiocchi.
CAGNARO : tenda che serve a proteggere dalle
intemperie il carico in stiva applicandola sul boccaporto con il bigo.
CALA : piccola insenatura.
CALAFATAGGIO : nello scafo in ferro consiste nel fare
combaciare fortemente fra di loro le
due linee d’unione delle lamiere
di fasciame, formanti il comento. Nello scafo in legno consiste
nell’introduzione a forza nei comenti della stoppa e nell’applicare al di sopra
di essa della pece o colla marina.
CALAVERNA : Rivestimento di cuoio
o di tela a protezione di alcune parti di attrezzature per preservarle dai
danni prodotti dallo sfregamento contro altre parti.Ad esempio,la parte di remo
a contatto con lo scafo.
CALCAGNOLO : punto di connessione
del dritto di poppa con la chiglia.
CALCESE(albero) : nei piccoli
velieri,come quelli attrezzati a vele latine,l’albero e’ di un solo pezzo con
l’estremita’ superiore a sezione quadra,nella quale e’ ricavata la fenditura
detta.
CALENDARIO : distribuzione dei
giorni in gruppi secondari(esempio : settimane,decadi,mesi)e principali
(esempio: anni,secoli,millenni)che si ripetono periodicamente.I vari calendari
si distinguono a seconda del modo con cui vengono fatti gli aggruppamenti.La
vita civile e’ regolata dai moti apparenti(diurno e annuo) del sole,la misura
del tempo e’ fatta percio’,oggi,in base a tali movimenti, l’uno dando il
giorno,l’altro dando l’anno.
CALIBRO DELLE CATENE : indica il diametro del tondino con il
quale è stata fabbricata la
maglia comune di catena, sicchè
il calibro indica la grossezza di una maglia e quindi la sua robustezza e peso.
Esso è espresso in millimetri e periodicamente nelle visite di classe
viene controllato.
CALMA EQUATORIALE : zona compresa tra i limiti equatoriali
degli alisei di NE e di SE.
CALME TROPICALI : zona di venti deboli e variabili che trovasi nei due
emisferi a circa 35°
di latitudine in corrispondenza
degli anticicloni permanenti.
CALORNA :
paranco composto da un cavo inferito in due bozzelli,uno triplo l’altro
doppio.
CALUMARE : filare l'ancora lentamente fuoribordo.
CALUMO : lunghezza di cima o di catena da filare
rispetto al fondale.
CAMBUSA : deposito dei viveri.E’
un termine giunto dall’Olanda attraverso la Francia:Kombuis
o Kambusis in olandese significa
cucina della casa o di bordo.
CAMPO MAGNETICO PERMANENTE : campo magnetico la cui intensità e direzione
dipendono dalla posizione ed
entità delle polarità permanenti di bordo.
CAMPO MAGNETICO TEMPORANEO : campo magnetico dipendente dal magnetismo
indotto nei ferri dolci, ed acquista valori
diversi da una località all'altra e da una prua all'altra.
CAMPO MAGNETICO TERRESTRE : campo magnetico della località ove si
trova la nave.
CAMPO MAGNETICO TOTALE DI
BORDO : campo magnetico rappresentato
dalla risultante dei campi magnetici: temporaneo, terrestre, permanente, e che
agiscono simultaneamente sull'ago della
bussola.
CANDELIERI : sostegni di ferro che nella parte
superiore centrale ed inferiore vengono attraversati da cavetto metallico e
servono a formare parapetti di riparo per persone o a sostenere tende.
CANESTRELLO : anello di cavo senza impiombatura,
ottenuto mediante intreccio di un
legnuolo su se stesso.
CANTONIERA : verga di ferro angolata per tutta la sua
lunghezza la quale si presta bene per
collegare più ferri a lamiere tra
di loro.
CAPO DI BANDA : orlo superiore del parapetto costruito in
ferro o in legno. Il parapetto può essere formato da ringhiere,allora è detto a
giorno.
CAPONARE o CAPPONARE : mettere in potere di un grosso
paranco(cappone) l’ancora che si e’ levata dal fondo e portarla lateralmente
alla prora nel punto ove si tiene in posizione di sgombero per la navigazione.
CAPOTESTA : nome specifico delle
maglie terminali e maggiorate delle
catene di manovra e di quelle delle ancore in particolare.
CAPPE : sono coperture di tela sagomate per
proteggere dalle intemperie imbarcazioni, bussole,
etc.
CAPPELLETTO (BUSSOLA) : piccolo
tronco di cono di rame o di alluminio posto al centro della rosa della
bussola dove la stessa poggia sul perno
.
CAPPELLO : ghia semplice che,per
ognuna delle grandi vele quadre(basse vele e gabbie),quando sono serrate,serve
ad alzare e sostenere il centro della vela,dove e’ raccolta la maggiore
quantita’ di tela e quindi un maggior peso.
CARABOTTINO : graticolo a
listelli di legno incastrati fra loro.
CARBONERA : vela di strallo fra
l’albero di maestra e la mezzana.
CARDANICA : congegno di
sopensione che permette di sorreggere un corpo lasciandone libero
l’orientamento.Dal nome del matematico G.CARDANO (1501-1576)
CARENA : parte immersa dello scafo cioè a diretto
contatto con l’acqua. Essendo la parte vitale
dello scafo è detta opera viva.
CARENARE : termine caduto in
disuso che indicava l’operazione con la quale un tempo,portando la nave su un
bassofondo e inclinandola alternativamente su uno dei fianchi,si provvedeva
alla pulizia e alla manutenzione della carena. (marina a vela)
CARENE DRITTE : quando una nave viene caricata o
scaricata in modo da conservare i suoi
successivi galleggiamenti tutti
paralleli tra loro, le successive carene che le competono sono appunto le
carene dritte.
CARENE ISOCLINE : carene limitate da galleggiamenti tra
loro paralleli.
CARICABASSO : paranco che ha il
compito di tesare l’inferitura della randa o il bordo dello spinnaker.
CARICO ROTTURA (cavi) : e’ lo
sforzo oltre il quale il cavo si deforma in modo permanente ed eccessivo fino a strapparsi.I cavi prima di essere
messi in commercio, vengono collaudati dagli enti di classifica che controllano
la resistenza mediante delle prove di trazione.
CARTEGGIO : tutte le operazioni
grafiche che si effettuano sulla carta nautica per programmare e seguire la
navigazione(tracciatura della rotta,punti nave ecc.).
CASCIO : sistema di separazione, per frazionare
opportunamente nelle stive il carico alla
rinfusa (granaglie), e quindi
evitare lo scorrimento della merce che potrebbe compromettere la sicurezza
della nave. Si ottiene mediante la costruzione nelle stive e nei corridoi di
una paratia in legno giacente nel piano longitudinale. Se la stiva è molto
lunga, in più vengono costruite paratie trasversali.
CASSA (bozzello) : E’ la parte principale del
bozzello ed e’ costituita di due parti uguali paralelle dette maschette che a
loro volta vengono mantenute alla dovuta distanza da tacchi di legno o ferro
CASSE FRAHM :
fanno parte di quei sistemi per lo smorzamento del rollio,tale sistema
e’ costituito da due recipinti (casse) applicati alle murate della nave e messe
in comunicazione tra loro mediante due condotte disposte una in alto,l’altra in
basso.Lungo la condotta superiore e’ inserita una valvola d’intercettazione
che,regolando il passaggio dell’aria dalla prima alla seconda cassa,quando
l’acqua si porta per effetto della rollata,dalla seconda alla prima ,puo’
facilitare piu’ o meno il travaso di questa.Da quanto detto ,appare evidente,
che con tale impianto si puo’,modificando opportunamente l’apertura della
valvola ,sincronizzare le oscillazioni dell’acqua con quelle della nave in modo
da assegnare ad esse quello sfasamento che realizzi la massima efficienza del
sistema.
CASSERETTO : ponte
parziale,soprelevato rispetto al ponte di coperta,che sui velieri si estende
dall’estrema poppa fino all’albero poppiero(mezzana)La sua parte
prodiera,guarnita di ringhiera,costituisce il ponte di comando della nave a
vela.Lo spazio coperto del casseretto e’ generalmente destinato ad alloggi.
CASSERO : sovrastruttura pontata che si trova al
centro o a poppa della nave.
CASTAGNOLA : vedi galloccia.
CASTELLO : sovrastruttura pontata sistemata a prua
sul ponte superiore e fin al dritto di
prora. Sul castello trovano posto
le sistemazioni e i macchinari per dar fondo alle ancore e alla manovra della
nave.
CATAMARANO : imbarcazione a due
scafi.
CATENE : le catene che si adoperano a bordo possono
essere di vario tipo secondo l’uso al quale sono destinate.Cosi’ vi sono le
catene con traversino usate per le ancore,catene a maglie lunghe usate per il
dormiente degli amantigli dei bighi,a maglie corte per drizze,bozze etc.
CAVALLINO : termine usato per indicare l'insellamento
dei ponti, incurvatura che viene data
in senso longitudinale alla
coperta e ai ponti delle navi. Spesso tale curvatura ha il punto più basso
verso la mezzeria nave.
CAVI : In
marina sono le corde di qualsiasi specie ed uso,chiamate anche cime.Essi
servono nell’attrezzatura navale e per la manovra della nave..A seconda della
natura si dividono in : cavi vegetali(manila,canapa etc.) cavi
metallici(acciaio zincato etc.) cavi in fibra sintetica (
nylon,perlon,polipropilene etc.)Le parti di un cavo sono : le strisce(fettucce
di fibre disposte parallelamente),filacce(striscia
avvolta longitudinalmente a spirale cioe’ che ha subito la
torsione),legnuolo(formato da un certo numero di filacce riunite fra loro con
la torsione.I legnuoli riuniti in torsione fra loro(esempio : 3 o 4 ) formano
il cavo.L’operazione della torsione e confezione del cavo e’ detta
commettitura.Nei cavi a piu’ legnuoli possiamo trovare al suo interno un
piccolo legnuolo detto anima intorno al quale vengono torti i legnuoli del
cavo,essa ha lo scopo di colmare il vuoto all’interno del cavo in modo da farlo
risultare uniforme e cilindrico e che non si deformi sotto gli sforzi.I
legnuoli vengono torti in senso contrario a quello delle filacce ed anche il
cavo viene torto in senso contrario a quello dei legnuoli al fine di
impedire lo svolgersi degli elementi.La struttura dei cavi metallici e’
cosi’ formata : 1) fili costituiti da acciaio zincato che possono essere
:rigidi,flessibili,flessibilissimi.2)un certo numero di fili avvolti intorno ad
un anima vegetale formano il trefolo.3)trefoli avvolti a spirale in senso
contrario ai trefoli pure intorno ad un anima vegetale formano il cavo.La
commettitura dei cavi fa perdere ad essi una parte della loro resistenza .Anche
l’impiombatura (giunta dei cavi) fa perdere nel punto in cui e’ stata
effettuata,resistenza che e’ di circa 1/8 di quella del cavo non impiombato.La
resistenza alla rottura dei cavi vegetali e’ data dalla seguente formula
:…………………..
……………………dove Rr = resistenza alla rottura- C = circonferenza del cavo in
centimetri.Per i cavi metallici fino a 3 cm. di circonferenza puo’ essere utilizzata
la seguente formula pratica :
Rr = 400 C 2; in ogni caso le ditte costruttrici rilasciano sempre con i
cavi di qualsiasi specie e diametro i certificati con gli estremi dei collaudi
effettuati dagli Enti di Classifica,relativi ai carichi di rottura e resistenza
d’uso nonche’ le caratteristiche del cavo stesso.
CAVICCHIO : piccolo cuneo di
legno duro,generalmente usato per tappare fori lasciati dai chiodi-schiodati-
dalle tavole del fasciame.
CAVIGLIERE : banco per sostenere
le caviglie ove erano date volta le varie manovre correnti(velieri),ossia dove
queste venivano fissate nella posizione d’impiego.Le navi a vele quadre ne
avevano a pie’ degli alberi,sulle coffe e presso le impavesate.
CAVIGLIA : asticciola di legno o ferro o bronzo,
infissa alla murata sul capo di banda e serve a
dare volta alle cime delle manovre correnti.
CAVIGLIA : vedi impiombatura.
CAVITARE : cavitazione, fenomeno
fisico dovuto alla formazione di bolle gassose in un fluido per la locale
riduzione di pressione che raggiunge la tensione di vapore.La cavitazione puo’
ridurre l’efficienza e in alcuni casi
danneggiare gravemente le eliche.
CAVO CATRAMATO : cavo di
canapa che viene impermeabilizzato con
il trattamento della catramatura per aumentare la sua durata.
CAZZARE : mettere in forza
tesando al massimo una scotta o una manovra in genere.
CENTRO DI CARENA : punto ove è applicata la risultante
della spinta che la nave riceve dalla
acqua. La sua posizione dipende
dalla forma di carena ed è posta al disotto del piano di galleggiamento.
CENTRO DI GALLEGGIAMENTO : baricentro della figura di
galleggiamento. Esso è il punto
attorno al quale la nave ruota
nelle inclinazioni longitudinali.
CENTRO DI GRAVITA' DELLA
NAVE : punto ove è applicata la
risultante del peso (dislocamento) della nave.
CENTRO DI PRESSIONE DEL TIMONE : punto di
applicazione della resistenza del timone,cioe’ quella che esso incontra
nell’acqua quando e’ alla banda e la nave e’ in movimento.Tale punto non
coincide col baricentro della pala del timone.La posizione del centro di
pressione varia col variare dell’angolo di inclinazione del timone,ma si trova
sempre a proravia del baricentro della pala se la nave avanza,a poppavia se
retrocede.Mediamente e’ posto ad un terzo della larghezza della pala dall’asse
di rotazione.
CENTRO VELICO : è
il punto di applicazione della risultante delle forze del vento. Riferito
ad una sola vela è detto centro di pressione, ad un sistema
di vele è detto centro di velatura.
CEPPO ( ANCORA ) : l'ancora di tipo antico ha una trave o
un'asta di ferro che finisce da una
parte a gomito, disposta
perpendicolarmente al piano dei bracci, attraversante la testa del fuso e che
può adagiarsi lungo di esso nello apposito foro(tipo Ammiragliato). Nell'ancora
di tipo antico, detta Romano, il ceppo è formato da due pezzi di legno duro
(quercia) uniti da cerchi di ferro e che stringono in mezzo la testa del fuso.
Il ceppo si fa sempre più lungo della distanza fra le marre. Le ancore di tipo
moderno non hanno il ceppo.
CERCHIO AZIMUTALE : cerchio
posizionato sulla bussola per effettuare i rilevamenti.
CERCHIO CAPACE : il luogo dei punti ove si osservano due
oggetti con la stessa differenza di rilevamento.
CERATA : indumento impermeabile
realizzato in tela cerata che si indossa a protezione della pioggia o di altre
condizioni avverse.
CERCHI ORARI : o cerchi di declinazione, ogni cerchio
massimo passante per i poli celesti.
CERCHIO D’ALTEZZA : la misura
dell’altezza di un astro,di note coordinate equatoriali,determina sulla sfera
terrestre una linea di posizione circolare,detta appunto cerchio d’altezza,che
contiene il punto in cui e’ stata eseguita l’osservazione.Se si misurano le
altezze di due o piu’ astri nello stesso istante,poiche’ contengono tutte il
punto di osservazione ,si incontrano in esso e danno modo di individuarlo.
CERCHIO DI UGUAL DISTANZA : il
luogo dei punti con la stessa distanza da un oggetto.
CHARTER : noleggio di
imbarcazioni.Per estensione,barca noleggiata.
CHIAVE DELL'ALBERO
: barra di ferro a sezione quadrangolare che si conficca in foro alla
base della rabazza.
CHIESUOLA (BUSSOLA) : colonna
cilindrica formata da una serie di doghe di legno TEAK stagionato,riunite alle
estremita’ da due cerchioni di bronzo.Il cerchione inferiore porta dei fori per
il fissaggio della colonnina al al ponte della nave.All’interno di tale
colonnina vengono collocati i sostegni per i magneti compensatori.Il cerchione
superiore porta la corona circolare alla quale e’ unito il sostegno
antivibrante.Su tale corona circolare viene posizionato il martaio della
bussola che per mezzo di viti lo si
rende regolabile.La chiesuola e’ sormontata
da una cuffia di ottone ovale che puo’ ruotare sul cerchione superiore detta VISIOLA dotata di portelli
con doppio coperchio di vetro e di metallo.Ai lati della chiesuola sono
sistemate due mensole che servono a collocare i magneti compensatori della
deviazione quadrantale(sfere o cilindri del MODENA) e talvolta un astuccio
verticale disposto a proravia o a poppavia della chiesuola che serve a
contenere un altro compensatore che e’ la sbarra di FLINDERS.
CHIGLIA : pezzo principale della struttura di una
nave sulla quale grava tutto il peso della
costruzione e dove si
ripercuotono gli sforzi e le sollecitazioni alle quali lo scafo è sottoposto.
La chiglia, sia a trave che a lamiera, corre da prua a poppa. Nello scafo in
legno è una trave a sezione rettangolare di legno resistente che per navi lunghe è costituita da più pezzi
collegati fra loro con incastro a parella (imparellatura); con tale incastro la
chiglia si collega alla ruota di prua mentre a poppa si unisce al dritto con u
incastro a dente. Nello scafo in ferro si possono avere vari tipi di chiglia:
C. massiccia, C. piatta, C. a paramezzale e C. a galleria.
CHIGLIA PARAMEZZALE : e’
denominata cosi’ quella chiglia che e’ costituita da una lamiera verticale
centrale (paramezzale)che si eleva all’interno dello scafo ed attraversa le
lamiere centrali delle costole,dette madieri,alle quali e’ collegata .Alcune
volte il paramezzale manca ed in sua vece vi sono due paramezzali
laterali,fissati alla faccia interna della chiglia piatta e quindi al centro si
ha una specie di canale coperto dalla lamiera centrale del doppio fondo;in tale
canale passano varie tubolature .Quest’ultima chiglia e’ detta chiglia a
galleria.
CICALA : l’anello o il maniglione
di ferro,imperniato all’estremita’ superiore del fuso dell’ancora per
ammanigliarvi la catena.
CICLONE O DEPRESSIONE : il primo termine viene usato genericamente
,mentre il secondo si usa per indicare depressioni in cui le isobare
concentriche si discostano poco dalla forma circolare od ellittica,come avviene
sempre nei cicloni delle regioni tropicali.Nelle depressioni o cicloni,piu’
ancora che negli anticicloni,non esiste una relazione ben determinata tra il
tipo isobarico e lo stato del tempo entro la sua area.Generalmente si e’ portati a credere che il ciclone porti
cattivo tempo poiche’ in questa configurazione isobarica l’aria essendo
soggetta a moti ascendenti,determina annuvolamenti e precipitazioni.In realta’
non e’ sempre cosi’,perche’ anche con
pressioni molto basse il cielo puo’ apparire sereno e l’aria tranquilla.Il
maltempo e’ normalmente associato al ciclone,ma l’aria perturbata interessa
soltanto determinati settori del ciclone comprendenti superfici ridotte
rispetto all’area della depressione.
CICLONI TROPICALI : sono perturbazioni che hanno origine in prossimita’ dell’equatore ed interessano il Giappone,le Indie occidentali,le coste sud
orientali degli Stati Uniti,il Mar Giallo e l’Oceano Indiano.Essi vengono piu’
propriamente chiamati Uragani quando investono
le regioni Atlantiche ;Tifoni se la loro origine ed il loro raggio d’azione interessa il Pacifico.
CIMA : tratto di cavo usato per svariate
necessità marinaresche.
CINEMATICA NAVALE RADAR : e’ lo studio delle leggi che regolano il
moto reciproco di due o piu’ corpi che si muovono in presenza gli uni degli
altri nello spazio.La cinematica navale limita il suo studio al moto reciproco
delle navi sulla superficie del mare.Secondo l’uso la nave propria e’ quella
dell’osservatore,e bersaglio la nave osservata;le due navi che si muovono in
presenza l’una dell’altra sono ciascuna animate da un moto proprio costante
secondo una propria direzione o rotta.Istante per istante la posizione relativa
dell’una potra’ sempre essere riferita all’altra dai valori istantanei di rilevamento e distanza;il radar,che e’
contemporaneamente strumento misuratore di distanza e di angoli,permettera’
all’osservatore di fissare in ogni momento la posizione relativa del bersaglio
in coordinate polari(rilevamento polare e distanza)rispetto alla nave propria.
CINTA : corsi di lamiera in corrispondenza del
trincarino dei ponti.
CIRCUMNAVIGARE : compiere il periplo costeggiando.
CIRRI : deriva dal latino Cirrus
che significa ricciolo.Sono tenue nubi candide,per lo piu’ isolate,con aspetto
filamentoso o a ciuffi.I cirri meritano attenzione perche’spesso sono le
staffette del cattivo tempo.All’inizio appaiono isolati,ma ben presto li
vediamo assieme ai cirrostrati e piu’ raramente ai cirrocumuli.Queste altissime
nuvole sono composte esclusivamente di cristalli di ghiaccio.Altezza : compresa
tra i 6.000 ed i 12.000
metri di altitudine nella fascia temperata e la loro
altezza media e’ di 9.000
metri.
CIRROCUMULI : sono facilmente
riconoscibili,in quanto durante il loro transito il cielo viene comunemente
chiamato “ a pecorelle “.Il loro colore e’ brillante poiche’ sono costituite
interamente da cristalli di ghiaccio disposti in piccoli ammassi globulari di
colore bianco.Altezza : compresa tra i 5.000 ed i 7.000 metri
d’altitudine nella fascia temperata e la loro altezza media e’ di 7.000 metri.Sono
l’ultimo stadio che annuncia l’arrivo di un fronte caldo se preceduti in
sequenza da cirri e dai cirrostrati indicando che il peggioramento e’
imminente.
CIRROSTRATI : questa
nube,costituita essenzialmente da cristalli di ghiaccio,ha una densita’ ed una
estensione nettamente superiore a quella dei cirri.I cristalli di ghiaccio
diffondono la luce e creano un alone sottile attorno al sole o alla luna
conferendo al cielo un aspetto lattiginoso.Altezza: compresa tra i 5.000 ed i 12.000 metri
d’altitudine nella fascia temperata e la loro altezza media e’ di 8.000 metri.La presenza
dei cirrostrati,se preceduta da una sequenza di cirri o cirrocumuli,indica
spesso l’avvicinarsi di una pertubazione.I cirrostrati non generano pioggia ma
sono solamente indicatori che il tempo con tutta probabilita’ volgera’ al
peggio.
CLUMP : prolungamento inferiore
della ruota di prora.
COASCENSIONE RETTA : complemento a 360° dell'ascensione retta
(V. ascensione retta).
COEFFICIENTE DI FINEZZA AL
GALLEGGIAMENTO : rapporto fra l'area
della figura di
galleggiamento e l'area del
rettangolo ad esso circoscritto.
COEFFICIENTE DI FINEZZA SEZIONE
MAESTRA : rapporto fra l'area della
sezione maestra
della carena e quella del
rettangolo ad essa circoscritta.
COEFFICIENTE DI FINEZZA
TOTALE : rapporto fra il volume della
carena e quello del
parallelepipedo ad esso
circoscritto. Y=V/ L x l x I
COEFFICIENTE DI REGRESSO
(elica) : il rapporto fra il regresso e la velocita’ dell’elica il cui valore varia dal 10 al 30% della velocita’
teorica.
COEFFICIENTE DI RESISTENZA ALLE
INCLINAZIONI LONGITUDINALI : e’ il
prodotto del dislocamento per l’altezza metacentrica longitudinale.
COEFFICIENTE DI RESISTENZA ALLE
INCLINAZIONI TRASVERSALI : o
coefficiente di
stabilità, è costituito dal
prodotto del dislocamento per il valore della altezza metacentrica.
COEFFICIENTE DI TAYLOR : l'avanzamento di uno scafo nell'acqua
incontra molteplici
resistenze. Le più incisive sono:
la resistenza di attrito (che può rappresentare anche un 60/90% del totale) e
la resistenza di onda; si manifestano inoltre resistenze causate da vortici,
dalla
viscosità dell'acqua, dalle
eliche, oltre a quella opposta dall’ aria contro la parte emersa della nave.
Appena il rapporto fra la velocità e la radice quadrata della lunghezza (coeff.
Di Taylor) supera il valore 1, cioè in pratica, appena la velocità si eleva
oltre i 10- 15 nodi, la resistenza delle onde prodotte dallo scafo cresce
fortemente, imponendo motrici sempre più potenti. Solitamente questo implica
pesi e ingombri maggiori e dunque dislocamenti più elevati e scafi più grandi:
cresce
allora il denominatore del coeff.
di Taylor, per cui il rapporto migliora.
COFANO D’ESPANSIONE : cassa o
camera ristretta in comunicazione diretta con la cisterna(petroliera) posta sul
ponte di coperta al fine di consentire la libera dilatazione degli oli per
effetto dell’aumento di temperatura.Poiche’ pero’ il volume del cofano e’
insufficiente per l’espansione del liquido contenuto nella cisterna,si provvede
non riempendo
Completamente la cisterna ma
lasciando un vuoto(circa il 3% del volume della cisterna)fra il pelo del
liquido ed il cielo della cisterna.Ogni cofano e’ munito di un portello
apribile con chiusura a vite in modo da renderlo stagno.Esso serve al controllo
del livello del carico,alla misura del vuoto etc.Tale portello e’ anche munito
di una rete parascintille mobile che protegge tale apertura.
COFFA : mensola a forma circolare di legno molto
robusto , disposta nel piano orizzontale
con la parte arrotondata verso
prua. Sulla coffa poggia il piede dell'albero di gabbia
mentre essa viene sostenuta da
quattro barre di legno due nel piano longitudinale e
due nel piano trasversale. Essa è
un comodo sostegno per eseguire lavori o fare vedetta.
COFFERDAMS : compartimento stagno lungo i fianchi
della nave con funzioni protettive.
COGLIERE : disporre le cime in spire
uguali e concentriche.
COLATITUDINE : arco di meridiano celeste compreso fra il
polo elevato e lo zenit, anche
distanza sferica fra il polo
elevato e lo zenit.
COLLO : ciascuna delle
spire,sovrapposte le une alle altre,con cui si ripiega un qualsiasi cavo per
riunirlo in piccolo spazio.
COLLISIONE : urto fra due navi.
COLOMBIERE : parte superiore dei fusi maggiori e degli
alberi di gabbia a forma quadrangolare.
COLTELLACCIO : vela di straglio
di forma trapezioidale affiancate alle gabbie.
COLURI : coluro degli equinozi è il circolo
massimo che contiene i poli dell'equatore e i punti
equinoziali; coluro dei solstizi
è il circolo massimo che contiene i poli dell'equatore e i punti solstiziali.
COMENTO : interstizio fra due corsi di fasciame,cioè
la loro linea di unione.
COMMANDO : minutenza la cui circonferenza varia intorno
ai 2,5 mm.
ed e’ usato per fasciare cavi e fare legature.
COMMETTITURA : confezione a torsione dei cavi (vedi
cavi).
COMPARTIMENTAZIONE DI
GALLEGGIABILITA’ : alle navi adibite al trasporto di passeggeri,e’ imposta per
ragioni di sicurezza tale compartimentazione che consiste nel frazionare il
volume interno mediante paratie e un ponte stagno,in modo da ricavarne ambienti
di capacità tale da assicurare alla nave ,per un particolare galleggiamento,una
sufficiente riserva di spinta anche quando uno( o alcuni) di essi viene a
trovarsi in libera comunicazione col mare.
COMPARTIMENTI STAGNI : spazi
interni di suddivisione dello scafo mediante paratie che non lasciano passare i
liquidi e servono a frazionare la nave in maniera tale che in caso di
allagamento per falla,limitando i compartimenti si contribuisce al
galleggiamento della nave in avaria.
COMPENSAZIONE DELLE BUSSOLE : e’
l’insieme di quelle operazioni che servono ad eliminare quelle forze deviatrici
che allontanano l’ago della bussola dalla direzione del NORD magnetico.
CONGIUNZIONE
: (quadratura e opposizione ),posizioni
particolari reciproche di due corpi celesti rispetto all’osservatore terrestre(due pianeti,un pianeta ed il
sole,luna e sole)Si ha la congiunzione quando la loro differenza di longitudine
celesteΔλ=0°,quadratura quandoΔλ=90°,opposizione quandoΔλ= 180°.
CONNESSIONE DEI BAGLI : nella costruzione in legno i bagli non
poggiano direttamente alle costole,ma per mezzo di un pezzo strutturale
chiamato DORMIENTE.
CONTRATTI DI UTILIZZAZIONE DELLA
NAVE : si distinguono in tre categorie :
CONTRATTO DI LOCAZIONE-CONTRATTO DI NOLEGGIO-CONTRATTO DI TRASPORTO. Si ha
contratto di locazione di nave quando una delle parti si obbliga a far godere all’altra,per un dato
tempo,la nave verso un determinato corrispettivo(art.376 C.N.).La locazione e’
caratterizzata dal passaggio della detenzione della nave dal locatore al
conduttore ,che assume la veste di armatore.Il noleggio e’ il contratto con il quale l’armatore,in
corrispettivo del nolo pattuito,si obbliga a compiere con una nave determinata
uno o piu’ viaggi prestabiliti,ovvero,entro il periodo di tempo convenuto,i
viaggi ordinati dal noleggiatore alle condizioni stabilite dal contratto o
dagli usi.(art. 384 C.N.)Il
contratto di trasporto e’ quel contratto con il quale un soggetto(vettore) si
obbliga a trasferire ,dietro corrispettivo,persone o cose da un luogo ad un
altro e a custodirle durante le fasi del trasporto (art. 1678 Cod. Civ.).Il
Codice della Navigazione rinvia alle norme di diritto comune per quanto non contemplato in materia di
trasporto marittimo,che viene generalmente considerato separatamente a seconda
che riguardi persone o cose.Per queste ultime, ancora, distingue tra i carichi
parziali e le cose determinate.
CONTRE : pezzi di grosso cavo
attaccati alle bugne dei trevi,che servivano a rinforzare le mure e le scotte,e
a tenere le bugne accostate alla murata.
CONTROBORDO : termine usato per indicare che due navi
si avvicinano l'una all'altra con rotte
opposte o parallele.
CONTROCARENA : struttura esterna sporgente ben avviata
idrodinamicamente con lo scafo,
disposta sui due lati della nave
la cui struttura interna è del tipo cellulare. Nelle navi con dislocamento
aumentato serve a migliorare la stabilità trasversale e la galleggiabilità.
CONTROMARRE : sono due appendici simili a due marre
piccole che sporgono ai due lati del maglio delle ancore a marre articolate,
per facilitare la rotazione delle marre e quindi la presa sul fondo oltre che
per limitare l'angolo di presa.
CONTROSTINO : quando l’ostino deve reggere ad uno sforzo
superiore al normale,lo si rinforza mettendo lungo la via dello stesso un cavo
di acciaio.
CONTROTORELLO : corso di fasciame esterno del
fondo adiacente il torello.
CONVERSIONE DI ORE IN GRADI : per esprimere in gradi una misura in ore,
minuti e secondi,
si moltiplicano per 15 le ore e
si ottengono i gradi; a questi si sommano i gradi ottenuti dalla divisione dei
minuti di tempo per 4; il resto di questa divisione moltiplicato per 15 da
minuti di arco; a questo punto vanno aggiunti i minuti di arco che
risultano dalla divisione per 4 dei
secondi di tempo il resto di tale
divisione, moltiplicato per 15, da i secondi di arco; esempio:
5 h 21 m 33 s
5h x 15= 75°
21 m : 4= 5° con resto 1 m
1 m x 15= 15'
33 s : 4= 8' con resto 1 s
1 s x 15= 15''
----------------------------------
5 h 21 m 33 s= 80°
23' 15''
le effemeridi nautiche contengono
una tabella di conversione che facilita tale operazione.
COORDINATE ALTAZIMUTALI : sono l'altezza angolare dell'astro o
semplicemente altezza (h)
e l'Azimuth.
COORDINATE LOCALI ORARIE : sono la declinazione dell'astro e
l'angolo orario.
COORDINATE URANOGRAFICHE
EQUATORIALI : sono la declinazione
(comune al sistema
orario) e l'ascensione retta.
COORDINATE URANOGRAFICHE
ECLETTICHE : sono la latitudine
celeste o latitudine di
ecclittica e la longitudine celeste o longitudine di
ecclittica.
COPERTA : il ponte superiore,che
si estende per tutta la lunghezza del bastimento ed e’ parte integrante della
sua struttura,concorrendo alla sua robustezza e resistenza.Pertanto e’ il ponte
principale.Puo’ essere internamente scoperto oppure sottostare ad altri ponti
parziali,sorretti da leggere sovrastrutture.Come gli altri ponti,anche sulle
navi in ferro si usa rivestirlo con un fasciame in legno.
COPPIA DI STABILITA’ DELLA
ROSA(BUSSOLA) : e’ quella coppia che riporta la rosa della bussola in posizione
orizzontale se inclinata .Il suo momento magnetico e’ tanto maggiore quanto
piu’ grande e’ la distanza “d “ fra il
centro di gravita’ della rosa e il punto di sospensione.
COPPIA DI STABILITA' DI
FORMA : dipende dalla lunghezza del
raggio matacentrico e quindi
dalla forma della carena, ed è
sempre positiva.
COPPIA DI STABILITA' DI FORMA E
DI PROVA : si intendono rispettivamente :1) il prodotto del dislocamento per il
raggio metacentrico trasversale e per il seno dell’angolo di inclinazione.2) il
prodotto del dislocamento per la distanza
tra il centro di carena ed il baricentro per il seno dell’angolo
d’inclinazione.
COPPIA DIRETTIVA (magnetismo) :
L’azione del campo magnetico sull’ago
della bussola e’ soltanto direttiva e
non ha alcun effetto traslatorio. Quindi
un ago immerso in un campo magnetico su
i suoi poli agiranno due forze risultanti uguali,parallele e contrarie che
formeranno una coppia tendente a dirigere l’ago della bussola. La tendenza
dell’ago a dirigersi nella direzione delle linee di forza e’ tanto maggiore
quanto più grande e’ il momento della coppia direttiva.
CORPI CELESTI : genericamente in astronomia con corpi
celesti si indicano: il sole, la luna,
i pianeti, i satelliti, le comete, le stelle.
CORONAMENTO : fanale bianco di
navigazione posto a poppavia.
CORPO MORTO : attrezzatura che permette l'ancoraggio di
navi o imbarcazioni senza far uso
della propria ancora. È
costituito da un'ancora affondata permanentemente o ad un blocco di
cemento/ferro munito di catena che viene recuperata dalla nave che intende
servirsene e viene ammanigliata con gancio a scocco a bordo. Il vantaggio è
costituito da un ancoraggio sicuro e veloce nel mollare.
CORRENTE DI MAREA : è lo spostamento orizzontale di masse
liquide provocate dalla marea.
CORRENTI DI STIVA : sono pezzi strutturali disposti
longitudinalmente nelle stive sulla faccia
interna delle costole legandole
fra di loro.
CORRENTI MARINE : movimenti orizzontali di masse d'acqua,
più o meno regolari, che si
spostano in una determinata
direzione e velocità. Le cause che originano e mantengono il fenomeno sono
molteplici le più importanti sono: il
vento con i suoi effetti diretti o indiretti- la differente densità e
temperatura dell'acqua marina- profondità del mare- topografia del fondo
marino- la deviazione causata dalla rotazione terrestre.
CORREZZIONE ASSOLUTA DEL
CRONOMETRO : o stato assoluto del cronometro sull’ora media del primo
meridiano,nell’istante che si considera l’intervallo di tempo “ K “ che aggiunto
col proprio segno all’ora Tc(tempo
cronometro) da’ l’ora di Tm (tempo medio) del primo meridiano.Se
l’indicazione cronometrica supera l’ora simultanea del primo meridiano ,la
correzione e’ negativa e si tratta di avanzo;nel caso contrario la correzione e’ positiva e si tratta di
ritardo.
CORREZIONE D’INDICE (sestante) :
e’ lo scarto angolare fra il punto di parallelismo e l’origine della
graduazione del lembo ; e’ uguale alla lettura corrispondente al punto di
parallelismo ed e’ positiva se il punto
di parallelismo cade a destra,negativa se cade a sinistra dell’origine della
graduazione. La correzione d’indice e’ uguale e contraria all’errore d’indice e
va sommata algebricamente alla lettura istrumentale per ottenere l’angolo
osservato.
CORREZIONE PER L’ASSETTO : correzione da apportare all’immersione media
quando la nave e’ inclinata longitudinalmente,allo scopo di ottenere
l’immersione isocarenica dritta ,o viceversa.
CORREZIONE DEL FUSO : correzione da applicare all’ora media locale tm per
ottenere l’ora del fuso tf.
CORRIDORE : vedi bigotta.
CORSO DEL GINOCCHIO : fasciame esterno in
corrispondenza del ginocchio.
CORSO DI CINTA : corso di
fasciame esterno immediatamente al disotto di quello della suola, cioè il primo
corso a cominciare dall’alto.
COSTE DEVIATE : ordinate non
giacenti in un solo piano come le costole normali. Esse si trovano nelle zone di prua e di poppa.
COSTELLAZIONI : viste dalla terra le stelle si proiettano
sulla sfera celeste secondo gruppi che da secoli hanno mantenuto quasi immutata
la loro forma;dette costellazioni e indicate con nomi mitologici(ORIONE-PERSEO-
ecc) o di animali(LEONE-SCORPIONE ecc.)In totale sono 86 per convenzione. Per
individuare le varie stelle dalle principali e’ stato dato un nome proprio di
solito di origine araba.
Vedi tavola con elenco a pag……..
COSTOLA : dette anche Coste o Quinti o Ordinate:
ossature trasversali dello scafo, provvedono
a che la nave sia solida
trasversalmente opponendosi alla pressione dell’acqua. Le C. sono messe
perpendicolarmente alla chiglia ad intervalli di ugual misura per tutta la
lunghezza dello scafo. Esso hanno forma ad U nella sezione maestra, forma che
si restringe man mano a V verso prua e verso poppa. La parte inferiore e quindi
centrale della C. si chiama madiere, mentre dove esse presentano la curvatura
che raccorda il fianco dello scafo con il fondo della carena si chiama
ginocchio. Nello
scafo in legno le costole si
suddividono in: madiere, staminale o ginocchio e scalmo che è il pezzo verticale
terminale della costola.
COSTRATO : sinonimo di pagliolo.
C. O. W. : crude oil washing (lavaggio delle
cisterne di una petroliera con il greggio).
CREPUSCOLO : quando il sole nel suo moto apparente diurno
tramonta cioè passa dall’emisfero visibile a quello invisibile,gli strati alti
dell’atmosfera continuano ad essere illuminati e diffondono un chiarore detto
luce crepuscolare che si va attenuando fino a sparire man mano che il sole
scende sotto l’orizzonte. Allo stesso modo al mattino,prima del sorgere del
sole gli alti strati dell’atmosfera vengono illuminati e diffondono un chiarore
crescente. Il primo fenomeno e’ detto crepuscolo serale,il secondo crepuscolo
mattutino ;entrambi sono dovuti alla presenza dell’aria senza la quale si passerebbe
istantaneamente dal giorno alla notte. I crepuscoli si distinguono in civili e
astronomici secondo che si considera come fine(o inizio) l’istante in cui il
sole raggiunge un altezza negativa di 6° o di 18°.I crepuscoli nautici della sera e
del mattino sono gli intervalli di tempo più favorevoli alle
osservazioni delle altezze delle stelle sull’orizzonte marino. Le altezze del
sole variano rispettivamente da 6° a 12° sotto l’orizzonte(crepuscolo
serale),da 12° a 6° sotto l’orizzonte nel crepuscolo mattutino.
CREST : piccolo scudo in legno
lucidato con sopra applicata una fusione rappresentante la nave,il suo nome ed
il suo motto.In uso specialmente per le navi militari.
CRITERIO DI SERVIZIO : rappresenta un numero compreso tra 25 e
123, che viene stabilito
applicando delle formule in cui
appaiono il numero di passeggeri da trasportare, il volume dello scafo limitato
alla linea limite, quello occupato dall'apparato motore, e quello degli spazi
destinati ai
passeggeri.
CRITERIO METEOREOLOGICO : consiste nel verificare che la nave in
mare tempestoso,
soggetta all'azione di un vento
costante e sottoposta ad un rollio di ampiezza definita, abbia una sufficiente
riserva di stabilità tale da sopportare, senza capovolgersi, il sopraggiungere
di una raffica di vento che produca un ulteriore momento inclinante uguale ad
1,5 volte il momento dovuto al vento costante.
CROCETTA : telaio formato da barre di legno destinato
tramite le sartiette di velaccio a dare
rigidità all’alberetto.
CRONOMETRO : i cronometri marini sono strumenti meccanici
o elettrici di precisione,trasportabili,atti ad indicare l’ora media. Sono
costruiti e conservati in modo da risentire il meno possibile gli effetti dei
movimenti della nave(sospensione cardanica) e delle variazione di temperatura.
CUBIE : aperture di prora (dritta/sinistra) a
sezione circolare attraverso le quali passano la catene
delle ancore. Esse devono essere
disposte in modo da rendere facili le operazioni di ancoraggio e salpamento;
quindi le estremità di fuoriuscita dallo scafo (occhi di cubia) devono essere
in posizione tale che quando le marre delle ancore sono all'altezza della
chiglia, rimangono scostate dallo scafo per non danneggiarle.
CUMULO :nube che si presenta,nelle regioni temperate,ad una
altitudine compresa fra i 2.000 ed i 3.000 metri ed e’
costituito essenzialmente da goccioline di acqua.Nel caso il suo sviluppo
raggiunga una notevole altezza verticale puo’ dare origine a pioggia.Sono nubi
generalmente dense con contorni ben definiti a piccolo o grande sviluppo
verticale e sempre a forma di mammelloni,di cupole o di torri.Sono nubi inoltre
ad evoluzione diurna che tendono ad aumentare di grandezza e di numero fino a
raggiungere il massimo nelle ore centrali della giornata.Quando la temperatura
dell’atmosfera comincia a diminuire i cumuli a poco a poco svaniscono nel nulla
e il cielo notturno torna ad essere di nuovo sereno.
CUMULONEMBI : sono le nubi a
maggior sviluppo verticale.Alle nostre latitudini riescono ad estendersi da
quote relativamente basse(1.000
metri) fino ai limiti della troposfera e cioe’ a circa
10.000-12.000 metri.Nubi
cosi’ imponenti sono sempre associate a fenomeni temporaleschi che in genere
sviluppano energie enormi e danno luogo a piogge intense.Il cumulonembo e’ una
nube mista cioe’ formata da gocce di acqua nella sua parte inferiore e da aghi
di ghiaccio nella sua parte superiore.Si possono presentare con la parte
superiore liscia,striata,fibrosa,cirriforme,a forma di incudine,oppure con
protuberanze tendenti a formare una massa biancastra con bande piu’ o meno
verticali.Si sviluppano grazie ad una rapida condensazione del vapore acqueo
contenuto nell’atmosfera provocata dal raffredamento che una massa d’aria
subisce quando e’ costretta a salire a quote superiori.
CURVA DEI CENTRI DI CARENA : curva che il centro di carena descrive,
mentre questa
ruota intorno ad un asse
longitudinale, assumendo gli infiniti galleggiamenti isocarenici compresi tra quelli
relativi alla posizione della nave all'inizio e alla fine del movimento
considerato.
CURVA DEI DISLOCAMENTI : curva determinata dai valori che il
volume di carena può
acquistare in funzione
dell'immersione.
CURVA DI EVOLUZIONE : oltre alle
qualità evolutive della nave ed ai suoi fattori
di governo dovuti alle forze esterne o a particolari condizioni della
nave(sbandamento,scarroccio etc.) e’ importante che il navigante conosca anche
le nozioni teoriche e pratiche concernenti il movimento di rotazione di una
nave. Tale moto si produce quando la
nave,procedendo nel suo cammino diretto,mette il timone alla banda;il
percorso che prima dell’azione del timone era rettilineo,ora e’ un percorso
curvilineo ossia la nave comincia a girare dando inizio così all’evoluzione .
Le cognizioni sul moto evolutorio
sono molto importanti per il navigante,poiché da esse egli può dedurre le caratteristiche
riguardanti l’evoluzione della nave allo scopo di valersene in manovra. La
durata dell’evoluzione aumenta con la maggiore finezza delle forme di
carena,con un minore angolo del timone e col diminuire della sua
area;diminuisce anche con una maggiore velocità. Il diametro
dell’evoluzione,invece,e’ funzione soprattutto della lunghezza della nave. Esso
diminuisce con l’aumentare dell’angolo del timone,con un minore piano di
deriva,con la maggiore pienezza delle forme di carena,con il concentrare i pesi
verso il mezzo nave. Il diametro d’evoluzione e conseguentemente lo spazio
necessario all’evoluzione(180 gradi) della nave sono trascurabilmente
influenzati dalla velocità di essa;solo in caso di alta velocità il diametro
d’evoluzione aumenta alquanto.
CUTTER : bastimento con un solo
albero molto alto e inclinato verso poppa armato con randa e controranda.E’
dotato inoltre di bompresso e asta di fiocco.