domenica 26 gennaio 2025

LA POLIZZA DI CARICO E LA LETTERA DI VETTURA : DIFFERENZE

 

Nel contesto delle spedizioni marittime, due documenti essenziali regolano il trasporto marittimo delle merci: la Polizza di carico (meglio conosciuta come Bill of Lading) e la Lettera di vettura o Sea Waybill (o B/L Express). Nonostante le loro apparenti somiglianze, questi documenti presentano ruoli e funzionalità distinte. Per le spedizioni via mare, la Bill of Lading (B/L) può essere considerata il documento più importante, è la prova del contratto di trasporto tra il vettore e il mittente. La polizza di carico fornisce la prova del carico a bordo della nave specificata in essa (questo la differenzia dalla “Received for Shipment B/L” che prova la consegna delle merci al vettore). All’ emissione, il vettore marittimo certifica quindi di aver caricato le merci su una nave specifica per il trasporto e si impegna a consegnarle alla loro destinazione. Il vettore o il suo agente emette un insieme costituito da originali (di solito tre) e copie non negoziabili. Le copie originali devono essere debitamente firmate dal comandante, dal vettore o dai loro agenti; di solito, nella pratica quotidiana, è l’agente del vettore che emette e firma la maggior parte di esse. La presentazione del primo originale invaliderà la validità dei rimanenti.

Le funzioni della Polizza di carico

La B/L svolge le seguenti funzioni:1) Ricevuta per le merci: la Bill of Lading funge da conferma che le merci sono state ricevute dal vettore;2) Contratto di spedizione: come menzionato, questo documento costituisce la prova legale del contratto di trasporto tra il vettore e il mittente. I termini e le condizioni sono mostrati sul retro;3) Documento di titolo: la polizza di carico è un documento di titolo delle merci descritte. Grazie alla sua natura negoziabile, la B/L può essere trasferita da una parte all’altra mediante girata. Il legittimo detentore della polizza di carico ha il diritto di ottenere dal vettore la consegna delle merci indicate nel titolo, il diritto di disporre delle merci e ne ha il possesso, che è un possesso simbolico ma equivalente a quello fisico. È divisibile: se il carico, anche durante il viaggio, è destinato a più acquirenti, sarebbe possibile dividere la B/L in diversi ordini di consegna, a seconda del numero di destinatari delle merci. I campi tipicamente compilati nella maggior parte delle Polizze di carico sono i seguenti:

Mittente: ad es. nome e indirizzo dell’esportatore o del trasportatore;

Destinatario: ad es. nome e indirizzo dell’importatore o del trasportatore. Se questo campo indica “all’ordine” o “all’ordine di…”, la B/L è negoziabile;

Parte Notificante: nome e indirizzo della parte (o delle parti) da notificare quando il carico arriva a destinazione che potrebbe essere diverso dal destinatario;

Numero di prenotazione: un codice univoco numerico o alfanumerico assegnato dalla compagnia di spedizione;

-Numero B/L: un codice alfanumerico univoco assegnato dalla compagnia di spedizione;

-Nave e viaggio: nome e numero specifico del viaggio della nave;

-Porto di carico: il porto in cui le merci sono state caricate sulla nave;

-Porto di scarico: il porto in cui le merci saranno scaricate dalla nave;

-Luogo di ricevimento (solo per spedizioni combinate): la località in cui le merci sono state ricevute per la spedizione;

-Luogo di consegna (solo per spedizioni combinate): la destinazione finale dove le merci saranno consegnate;

-Numero del container: l’identificatore unico del container che contiene le merci;

-Numero del sigillo: il numero unico del sigillo (o dei sigilli) che assicura il container;

-Marchi e No.: marchi e numeri identificativi sul carico;

-Descrizione delle merci e dei pacchi: descrizione dettagliata delle merci spedite;

-Peso lordo: il peso delle merci compreso l’imballaggio;

-Misura: il volume delle merci compreso l’imballaggio;

-Data di spedizione a bordo: questa data, se presente, indica che si tratta di una ---Polizza di carico e non di una ricevuta per spedizione B/L;

-Luogo e data di emissione: luogo e data in cui è stata emessa la polizza di carico.

 A differenza della Polizza di carico, la Sea Waybill non è un documento di titolo che rappresenta le merci. Essa, che è sempre nominativa e mai all’ordine, viene emessa senza copie originali: esistono solo copie non negoziabili. E’ utilizzata principalmente per velocizzare le procedure di consegna delle merci a destinazione. Tipicamente, viene utilizzata quando esiste un rapporto di fiducia tra mittente e destinatario, quando le merci vengono spedite tra aziende dello stesso gruppo e dai trasportatori che agiscono come mittenti e destinatari con i rispettivi uffici o agenti di supporto all’origine e alla destinazione. Le funzioni della Sea Waybill sono : 1)Ricevuta per le merci: la Sea Waybill funge da conferma che le merci sono state ricevute dal vettore;2)Contratto di spedizione: questo documento costituisce la prova legale del contratto di trasporto tra il vettore e il mittente. I termini e le condizioni sono mostrati sul retro. La Sea Waybill: è utilizzata per velocizzare le procedure e i tempi di consegna al porto di arrivo; viene solitamente emessa quando ci sono spedizioni il cui pagamento delle merci non è vincolato; viene sempre emessa a un nome specifico (campo “Destinatario”); non è un documento negoziabile; potrebbe non essere necessario presentarla dal legittimo destinatario per il rilascio della spedizione (il pagamento delle spese alla compagnia di spedizione, un documento che prova di essere l’importatore e i documenti doganali saranno sufficienti).Considerando le diverse caratteristiche e funzioni, la differenza tra la Bill of Lading e la Sea Waybill dovrebbe già essere chiara. Tuttavia, nella seguente tabella, cerchiamo di fare un confronto finale tra i due documenti relativi alle spedizioni oceaniche:


È evidente che la Polizza di carico e la Sea Waybill offrono vantaggi e svantaggi diversi, quindi la scelta del documento più appropriato dipende da una valutazione attenta delle esigenze specifiche relative alla singola spedizione.



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lunedì 13 gennaio 2025

domenica 8 dicembre 2024

NOTIZIE UTILI

 

Notizie utili










                                                                                                                                                                                                                 fonte web di pubblico dominio

















sabato 7 dicembre 2024

LA RESISTENZA AL MOTO in breve

 

LA RESISTENZA AL MOTO

 

La resistenza al rimorchio di una nave ad una certa velocità è la forza necessaria per rimorchiarla a quella velocità in acqua tranquilla. Tale resistenza è definita resistenza totale, che è la somma delle seguenti resistenze:

 

-Resistenza di attrito (Rf), energia spesa per fare avanzare la carena in un fluido viscoso.

 

-Resistenza d'onda (Rw), energia che deve essere fornita dalla nave al sistema di onde che essa genera sulla superficie dell'acqua; tali treni di onde, divergenti e trasversali, sono prodotti dalle sovrapressioni  e depressioni che la carena genera nel suo moto dando luogo a variazioni di livello del pelo libero (figura).

-Resistenza di scia o dei vortici (Rv), energia dispersa nei vortici creati dalla carena e dalle appendici, tale dissipazione è tanto maggiore quanto minore è l'avviamento delle forme.

-Resistenza dell'aria (Ra), energia spesa per far avanzare l'opera morta e le sovrastrutture              

Quindi la formula della resistenza totale è la seguente:     Rt=Rf+Rw+Rv+Ra

In genere le componenti Rw ed Rv vengono conglobate nella cosiddetta

              Resistenza residua (Rr), per cui si ha:

 

Rr=Rw+Rv

 

ed infine:

 

Rt=Rf+Rr+Ra


Il calcolo della resistenza totale si basa sull’ipotesi di Froude, secondo la quale   resistenza di attrito e resistenza residua sono indipendenti (cioè non interagiscono tra loro). Sotto queste ipotesi la resistenza di attrito viene calcolata mediante la formula:

 

( 1 )   Rf = Cf ּρּSּV2

in cui:

Cf = coefficiente di attrito da ricavare con formule empiric0 

ρ = densità dell’acqua

S = superficie bagnata

V= velocità

 

Importanza fondamentale agli effetti della componente di attrito ha la superficie bagnata cui questa resistenza è direttamente proporzionale: può essere calcolata, con buona approssimazione, in via preliminare per mezzo di formule sperimentali. Esistono comunque programmi di calcolo che forniscono l'esatto valore di S  avendo come dati di ingresso la geometria della carena rilevata dal “piano di costruzione”. Il calcolo della resistenza residua della nave, non calcolabile direttamente, viene effettuato tramite prove su modelli appositamente costruiti e provati alla vasca navale in cui viene misurata con appositi carri dinamometrici la resistenza totale del modello. Ad essa viene sottratta la Resistenza di attrito calcolata con la formula (1) ricavando la Resistenza residua del modello. Dalla resistenza residua del modello tramite appropriate ipotesi e formulazioni si calcola la Resistenza residua della nave (passaggio vasca- mare).Sommando la Resistenza di attrito della nave alla Resistenza residua calcolata si ottiene la Resistenza totale della carena liscia. Per ottenere la resistenza effettiva di rimorchio occorre aggiungere la resistenza dovuta alla rugosità di carena (che fa aumentare la resistenza di attrito), la resistenza dell'aria e la resistenza delle appendici (ottenibile da formule empiriche).



Determinazione della potenza installata


Ottenuta la resistenza totale della nave Rts si ricava la potenza effettiva di rimorchio Pe (Effective Horsepower) con la relazione:



                                                              Pe=RtsVs


dove Vs è la velocità di progetto della nave


Per il dimensionamento dell'apparato motore occorre passare dalla potenza di rimorchio alla potenza da installare a bordo; tenendo conto dei diversi rendimenti che caratterizzano i vari organi della propulsione:

ho= rendimento di elica isolata: l'elica, come organo motore, ha un rendimento che si aggira intorno allo 0.5 - 0.65 nelle condizioni ottimali di progetto; 

hh= rendimento di carena: tiene conto del fatto che la carena avanzando trascina una certa massa di acqua, per cui l'elica rispetto all'acqua avanza ad una velocità diversa da quella della nave;

hr= rendimento rotativo: tiene conto del fatto che il flusso che investe l'elica  non è regolare, ma disturbato dalla presenza della carena;

hs= rendimento della linea d'assi; tiene conto delle perdite di attrito sui cuscinetti e sul riduttore.


Si ricava così prima la potenza all'elica Pd (Delivered Horsepower) dalla relazione:
dove hd = rendimento propulsivo.

Si ricava la potenza all'asse Ps (Shaft Horsepower) dalla relazione:

dove ηs = rendimento meccanico della linea d’assi.

La Ps non è la potenza che viene installata a bordo, ma viene solitamente maggiorata del 10-15% per avere un margine di potenza per potere mantenere la velocità corrispondente alla massima potenza continuativa con mare mosso e carena sporca; si ricava così la potenza al freno Pb (Brake Horsepower) ed il rendimento propulsivo totale hpt legati dalla relazione:

La conoscenza della potenza Pb permette al progettista di definire il tipo di apparato motore da installare e le sue caratteristiche.









 


 







 

giovedì 28 novembre 2024

UTILITA' DI UN ARCHIVIO METEO

 

Un archivio meteo è una risorsa preziosa per molte applicazioni scientifiche, industriali e commerciali. Ecco alcune delle principali cose che si possono fare con un archivio di dati meteo:

1. Analisi Climatiche e Studi sul Cambiamento Climatico

  • Trend a lungo termine: Analizzare i cambiamenti nelle temperature, precipitazioni, eventi estremi (ondate di calore, tempeste) nel corso degli anni per capire l’evoluzione del clima.
  • Modelli predittivi: Utilizzare dati storici per fare previsioni sui cambiamenti climatici futuri, con il supporto di modelli di machine learning o di simulazioni climatiche.

2. Previsioni Meteorologiche

  • Machine Learning e AI: Utilizzare i dati per addestrare modelli di intelligenza artificiale in grado di migliorare le previsioni meteorologiche, sia a breve termine (previsioni del tempo giornaliere) sia a lungo termine (previsioni stagionali).
  • Nowcasting: Previsioni meteorologiche a brevissimo termine basate su dati di osservazione recente per eventi imminenti, ad esempio per prevenire danni da tempeste o grandine.

3. Gestione delle Risorse Agricole

  • Ottimizzazione della produzione agricola: Utilizzare dati di temperatura, precipitazioni e umidità per pianificare coltivazioni e raccolti. Conoscere il meteo storico aiuta anche a comprendere il comportamento delle piante in relazione al clima.
  • Prevenzione dei rischi: Identificare periodi di siccità o di piogge intense per gestire meglio l’irrigazione e prevenire perdite di produzione.

4. Pianificazione e Gestione dell'Energia

  • Energia rinnovabile: I dati meteo aiutano a prevedere la produzione di energia eolica e solare. Ad esempio, l’analisi dei dati storici di vento e sole può aiutare a stimare la produzione di energia eolica e fotovoltaica.
  • Ottimizzazione della rete energetica: Pianificare la distribuzione dell’energia e prevenire blackout analizzando i picchi di domanda legati a eventi meteo estremi (ad es. ondate di calore e freddo).

5. Analisi di Rischio e Pianificazione delle Infrastrutture

  • Progettazione di infrastrutture resilienti: Per la costruzione di strade, ponti, edifici, è importante conoscere i dati meteo per progettare infrastrutture resistenti agli eventi meteo estremi.
  • Gestione delle emergenze: Creare piani di emergenza basati su eventi storici, come alluvioni o tempeste, e pianificare risposte tempestive in caso di emergenza.

6. Assicurazioni e Finanza

  • Assicurazioni agricole: I dati meteo storici aiutano le compagnie assicurative a stimare i rischi e a stabilire premi per assicurazioni agricole contro eventi atmosferici.
  • Weather Derivatives: I derivati climatici permettono a molte aziende di coprirsi da perdite economiche legate al meteo (ad esempio, ridotta affluenza di clienti per condizioni meteo avverse).

7. Turismo e Pianificazione di Eventi

  • Pianificazione di eventi stagionali: Analizzare i dati meteo per decidere il periodo migliore per eventi all’aperto o attività turistiche.
  • Promozione turistica: Comprendere il clima storico di una località per attirare turisti in periodi climaticamente favorevoli.

8. Ricerca Scientifica e Monitoraggio Ambientale

  • Studio degli ecosistemi: I dati meteo sono fondamentali per studiare l’influenza del clima sugli ecosistemi locali e sugli habitat di flora e fauna.
  • Monitoraggio dell’inquinamento atmosferico: Gli archivi meteo aiutano a comprendere le dinamiche di dispersione degli inquinanti atmosferici.

9. Mobilità e Sicurezza Stradale

  • Ottimizzazione dei trasporti: Conoscere le condizioni climatiche storiche aiuta a pianificare rotte di trasporto e prevenire ritardi causati da condizioni meteo avverse.
  • Sicurezza stradale: I dati meteo possono essere usati per progettare campagne di sicurezza per prevenire incidenti legati a condizioni come neve, nebbia o ghiaccio.

Ogni settore può trarre vantaggio dall’analisi dei dati meteo storici per fare previsioni, ottimizzare processi e migliorare la gestione dei rischi.