sabato 2 dicembre 2017

Criteri generali sulla stabilita' approfondimenti-Risoluz. IMO A.167 A.168 - A.562



                   CRITERI GENERALI SULLA STABILITA’

                                                I N T R O D U Z I O N E

La sicurezza di una nave e’ ancora oggi un argomento di grande attualita’,sia per lo sviluppo di nuove forme di  navi, sia
 per poter ottenere nel caso di navi tradizionali uno standard sempre piu’elevato di sicurezza ,la cui esigenza e’ dimostrata
dai numerosi incidenti che si verificano ogni anno con perdite elevate di vite umane.
Le cause sono  suddivise    come    segue:


INCENDIO : sinistro provocato da incendio o esplosione

COLLISIONE : sinistro provocato dall’urto con altra nave.

URTO : sinistro provocato da urto di qualunque natura,escluso quello con altra nave.

IGNOTA : sinistro rimasto sconosciuto nelle cause in quanto la nave e’ scomparsa senza superstiti.

AFFONDAMENTO : sinistro causato da cedimento strutturale o per condizioni meteomarine avverse e perdita di stabilita’
Un contributo elevato al numero  di vite umane perse pari a circa il  45% del totale viene dai traghetti.



L ‘affondamento rappresenta la causa principale di perdita di tutte le categorie di navi escluse le cisterne,che
ovviamente hanno nell’incendio il pericolo maggiore.
Tenuto conto che la perdita della nave per affondamento o per causa ignota e’ dovuta, nella maggior parte dei casi al capo-
volgimento in condizioni meteomarine avverse ,si comprende la necessita’ di migliorare la sicurezza relativa alla stabilita’
delle navi.L’adempimento ai criteri di stabilita’,talvolta non assicura la nave da eventuali     capovolgimenti,   o   assolve   il
Comandante dalle sue responsabilita’.
I Comandanti  devono percio’ agire con prudenza e sapienza marinaresca ,tenendo conto della stagione dell’anno,
delle previsioni del tempo e dello specchio di mare nel quale si troveranno a navigare,le     circostanze  prevalenti
detteranno loro l’appropriata velocita’ e rotta che garantiranno alla nave un’adeguata sicurezza.
Bisogna accertarsi che il carico a bordo sia stivato e rizzato in maniera adeguata,,se necessario,l’ammontare    deve
 esserne limitato allo scopo di permettere la caricazione della zavorra liquida necessaria a soddisfare i criteri di   sta-
 bilita’.
 Prima dell’inizio del viaggio,bisogna accertarsi che il carico e tutto il materiale sia esso equipaggiamento di   bordo
 o altro che ha la possibilita’ di spostarsi,sia stato adeguatamente stivato e rizzato,in modo tale da impedirne lo  spo-
stamento sia longitudinale che trasversale durante la navigazione per l’effetto delle accelerazioni causate da rollio e
beccheggio.
 Il numero degli specchi liberi all’interno delle casse deve essere tenuto al minimoa causa del loro effetto  destabiliz-
 zante.A tale proposito si rammenda che la riduzione di stabilita’ per specchi liberi non dipende dalla quantita’ di  li-
quido ma dalla sua estensione superficiale.
E’ sempre consigliabile evitare valori troppo elevati di altezza metacentrica che potrbbero condurre a forze di accele-
razione pregiudizievoli per il carico,gli equipaggiamenti di bordo e la nave stessa.

                                                             


                                                          





                                                            D E F I N I Z I O N I



LINEA LIMITE    : LINEA IMMAGGINARIA POSTA A MURATA PARALLELA AL PONTE DELLE PARATIE    POSTA 76 mm AL DI SOTTO DELLA FACCIA SUPERIORE DEL PONTE MEDESIMO.
                                

PERMEABILITA  DI UNO SPAZIO : E’ LA PERCENTUALE DI ESSO CHE VIENE OCCUPATO DALL’ACQUA E VARIA TRA IL 60%  ED IL 95% (SPAZIO VUOTO)
                                

CRITERIO DI SERVIZIO : E’ UN NUMERO COMRESO TRA 23  E  123 IL CUI VALORE E’ DETERMINATO    USANDO FORMULE IN CUI COMPAIONO: NUMERO DEI PASSEGGERI DA TRASPORTARE-VOLUME DELLO SCAFO LIMITATAMENTE ALLA LINEA LIMITE-SPAZIO OCCUPATO DALL’APPARATO MOTORE-SPAZIO DESTINATO AI PASSEGGERI.
                                             

FATTORE DI COMPARTIMENTAZIONE  : STABILISCE TENENDO CONTO DEL CRITERIO DI SERVIZIO, DI QUANTO UN COMPARTIMENTO DEVE ESSERE MENO LUNGO DI QUELLO IL CUI ALLAGAMENTO POTREBBE COMPROMETTERE LA GALLEGGIABILITA’ DELLA NAVE.QUINDI LA LUNGHEZZA MASSIMA AMMISSIBILE DI UN COMPARTIMENTO E’ OTTENUTA MOLTIPLICANDO LA LUNGHEZZA ALLAGABILE PER IL FATTORE DI COMPARTIMENTAZIONE IL QUALE DIPENDE DALLA LUNGHEZZA COME DEFINITA DALLA SOLAS(MAX LUNGHEZZA TRA LE PERPENDICOLARI AL GALLEGGIAMENTO DI COMPARTIMENTAZIONE)
                                                                          

GALLEGGIAMENTO DI COMPARTIMENTAZIONE: E’ LA MAX IMMERSIONE   CONSENTITA   DALLE   REGOLE  DI COMPARTIMENTAZIONE.

LE LUNGHEZZE DI ALLAGAMENTO QUELLE  ALLAGABILI E QUELLE MAX    AMMISSIBILI   VENGONO    DETERMINATE CON IL METEDO BARRICELLI-SOLDA(vedi post)’,METODO CHE SERVE INOLTRE A STABILIRE OVE     PORRE     LE   MARCHE DI COMPARTIMENTAZIONE        IN    FUNZIONE   DEI   DIVERSI    CRITERI DI    SERVIZIO.E’ UN   METODO CHE SI APPLICA PER TENTATIVI CON VARI GALLEGGIAMENTI FINO A CHE NON VENGONO     SODDISFATT I CRITERI DI GALLEGGIABILITA’.


RISERVA DI STABILITA’ :  NON E’ALTRO CHE L’AREA DEL DIAGRAMMA DI STABILITA’.IL BORDO   ESERCITA UNA NOTEVOLE INFLUENZA SULLA RISERVA DI STABILITA’ MAGGIORE E’ IL BORDO LIBERO MAGGIORE E’ LA RISERVA DI STABILITA’ NAVE.LA RISERVA DI STABILITA’ DIPENDE DALLA FORMA DELLA SEZIONE MAESTRA NELLA ZONA DEL BAGNASCIUGA.QUINDI CON MURATE VERTICALI L’EVOLUTA METACENTRICA HA RAMI ASCENDENTI A PARTIRE DAL METACENTRO INIZIALE ED IL DIAGRAMMA DI STABILITA’ HA UN ANDAMENTO SOLLEVATO
                                                

RISERVA DI SPINTA : E’ LA DIFFERENZA TRA IL DISLOCAMENTO DELLA NAVE CHE STA PER     AFFONDARE  E  QUELLO DELLA NAVE AL MAX CARICO (BORDO LIBERO) E SI ESPRIME IN TONN.


RISERVA DI GALLEGGIABILITA’ :E’ LA DISTANZA VERTICALE TRA IL GALLEGGIAMENTO DELLA NAVE CHE STA PER AFFONDARE E QUELLO AL MAX CARICO CONSENTITO(SI ESPRIME IN METRI)
                                                              


BORDO LIBERO : LA DISTANZA VERTICALE FATTA SUI FIANCHI NAVE A META’ LUNGHEZZA,TRA     L’ORLO SUPERIORE DELLA LINEA DI GALLEGGIAMENTO CORRISPONDENTE AL MAX CARICO IN ESTATE E L’INTERSEZIONE DELLA SUPERFICE SUPERIORE DEL PONTE DI  B.L. CON QUELLA ESTERNA DEL FASCIAME   DELLE MURATE.(vedi post per approfondimento)                                                                                    



                  




                   










Specificatamente nella Fig. 1 vengono riportati i parametri considerati ed  i valori limiti accettabili per tali parametri.
Il secondo criterio di tipo energetico gia’ incluso nella Risoluzione  A.562 e’noto con il nome di   CRITERIO    METEOROLOGICO,in quanto tiene conto dell’azione del vento e del moto di rollio con mare al traverso.Esso consiste sostan-
zialmente nella   verifica del bilancio energetico fra l’energia cinetica accumulata dalla nave in condizioni meteomarine
ritenute estreme e la riserva di energia della nave in tali condizioni.
Specificatamente  come dimostrato dalla Fig.  2  si considera la nave inizialmente   sottoposta    contemporaneamente
all’azione sbandante dovuta ad un vento di intensita’ standard agente sulle sovrastrutture ,ed al moto di rollio per   effet-
to del mare al traverso ,succesivamente si ritiene che la nave nel suo moto di rollio nelle condizioni di massimo sbanda-
mento controvento venga investita da una raffica improvvisa ,il cui momento sbandante e’ pari ad una  volta   e   mezza 
quello dovuto al vento costante agente precedentemente,ed in tali condizioni deve essere    verificato   il    bilancio ener-
getico.





Attualmente   in definitiva si ritiene che tutte le navi aventi lunghezza uguale o superiore ai 24 m.,se soddisfano entram-
bi i criteri abbiano un livello standard  di sicurezza nei riguardi del capovolgimento,qualunque sia il tipo e la   dimensio-
ne della nave
Tenuto conto che la perdita della nave per affondamento o per causa ignota e’ dovuta nella maggior parte dei casi   al
capovolgimento in condizioni meteomarine avverse ,si comprende la necessita’ di migliorare la sicurezza relativa alla
stabilita’ delle navi.In particolare ci soffermeremo sulla sicurezza della nave integra relativamente       alla      stabilita
strettamente connessa non solo alla manovrabilita’ e tenuta al mare ,ma anche con il confort per le persone imbarcate
e con le condizioni operative di bordo.
In effetti ,poiche’ il termine stabilita’,viene generalmente ma impropriamente usato nel campo navale per indicare la ca-
pacita’ della nave di resistere alle azioni inclinanti su di essa agenti,la sicurezza relativa alla stabilita’ si traduce     nella
sicurezza della nave al capovolgimento,distinguendo pero’ il caso di nave integra da quello di nave allagata per falla.



Il capovolgimento di una nave e’ spesso un fenomeno assai complesso dipendente da una molteplicita’di fattori fra loro
correlati quali la geometria di scafo e delle sovrastrutture,le condizioni di carico e le condizioni ambientali.
Sorge pertanto la necessita’ di stabilire quali sono i parametri piu’ importanti nel fenomeno del capovolgimento e  quali
limiti assegnare a a tali parametri per ottenere uno standard accettabile di sicurezza.
Informazioni utili si possono ottenere dall’analisi dei dati statistici delle navi perse ma non sono sufficienti al     nostro
scopo;Ulteriori informazioni sulle possibili cause di capovolgimento si possono ottenere da prove sperimentali su   mo-
delli o con simulazioni  numeriche,ma sia le ricerche teoriche che quelle sperimentali trovano delle limitazioni derivanti dalla necessita’ di dover ricorrere a modelli teorici e fisici semplificati rispetto al reale fenomeno fisico della perdita di una nave. teorica.Allo stato attuale da tutte le informazioni diversamente ricevute   si ritiene di avere una sufficiente conoscenza delle principali cause di perdita di una nave per capovolgimento,conoscenza su cui si basa l’attuale normativa.

Nessuno dei suddetti attuali criteri tiene poi conto di alcune particolari situazioni di pericolo della nave nelle     effettive
condizioni operative le quali sono:

Insufficiente stabilita’ in condizioni ambientali piu’ gravose di quelle considerate dal criterio meteorologico.Basti pensa-
re che in tale criterio si fa praticamente riferimento ad un vento costante di 48 nodi ed a raffiche di vento di circa 60 no-
di agenti sull’opera morta della nave normalmente al piano diametrale con corrispondente pressione dinamica di       810
Pascal.Qualora pero’ la nave venga investita da una raffica di vento di 90 nodi,la pressione dell’opera morta ed il     con-
seguente momento sbandante risulta ben 2.15 volte piu’ grande. 


Spostamento del carico a bordo con conseguente spostamento trasversale del baricentro nave e riduzione della riserva di
Stabilita’.In condizioni di mare particolarmente gravose il pericolo di spostamento del carico con conseguente pericolo di perdita della nave a causa delle forze che si generano per effetto delle accelerazioni dovute al moto ondoso,si ha soprattutto nel caso delle navi bulk-carrier per il carico alla rinfusa contenuto nelle stive.

Imbarco acqua sul ponte(nei Ro/Ro imbarco ponte garage)

Ponte sott’acqua : nel moto di rollio della nave con conseguente rilevante momento aggiuntivo sbandante dovuto al peso di acqua sul ponte,momento di cui non si tiene conto nel criterio di stabilita’.Il pericolo di capovolgimento per ponte sott’acqua sussiste nel caso di navi con basso valore del rapporto f/B,  ed in particolare per i pescherecci che spesso hanno basso bordo libero,non solo a causa delle loro dimensioni ma anche per l’uso delle attrezzature da pesca.

Beam sea .La condizione di pericolo si ha nelle condizioni di sincronismo fra il periodo naturale di rollio della nave ed  il
periodo di incontro dell’onda.In tal caso per effetto del sincronismo si ha un progressivo aumento dell’angolo    massimo
di rollio con conseguente capovolgimento della nave.


Nave in following sea(mare di poppa) con mare regolare: puo’ rivelarsi molto pericoloso per diversi motivi:perdita di stabilita’ su  cresta d’onda.Come  mostarto in figura 5 la curva di stabilita’ ricavata per il caso di mare calmo si modifica in maniera piu’ o meno accentuata a seconda della caratteristica dell’onda con riduzione della riserva di stabilita’ nel caso di nave su cresta ed un aumento di tale riserva con nave su cavo d’onda,ne consegue che se la nave ha una velocita’ uguale o prossima alla celerita’ dell’onda potrebbe venire a trovarsi si cresta d’onda per un tempo sufficientemente lungo a determinarne il capovolgimento.


Sincronismo parametrico,fenomeno questo che si verifica allorquando il periodo d’incontro dell’onda e’ all’incirca uguale
alla meta’ del periodo naturale della nave.In tal caso si puo’ verificare che nell’istante di massimo sbandamento l’onda sia
posizionata con il cavo a centro nave,condizione cui corrisponde a parita’ di angolo di sbandamento il massimo valore  del
momento raddrizzante che a partire da tale posizione,e’ dello stesso senso della rotazione per cui la nave,allorche’ si porte-
ra’ nella posizione dritta sara’ dotata di una energia cinetica superiore a quella che si avrebbe nel caso di rollio in mare cal-
mo.Nella posizione dritta si ha la condizione di cresta d’onda a centro nave con il valore minimo del momento di  stabilita’
che a partire da tale posizione risulta di segno opposto alla rotazione ,ne consegue che per poter annullare l’nergia cinetica
acquisita la nave dovra’ raggiungere un angolo di sbandamento superiore a quello della rollata precedente,e cosi’ via   fino
al capovolgimento repentino dopo poche rollate.(Fig. 5A)


Surf-riding  e broaching –to .Nel caso di velocita’  della nave prossima alla celerita’ dell’onda,la nave potrebbe essere cat-
turata dall’onda e da questa trascinata, a tale fenomeno noto come surf-riding fa seguito il cosidetto broaching-to,ossia un
improvviso moto di imbardata per effetto del momento dovuto ad un colpo d’onda sulla zona poppiera della nave,momen-
to che non puo’ essere contrastato con il timone,essendo questo praticamente inattivo in quanto la velocita’ relativa acqua-
timone e’ praticamente nulla.        


  


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