martedì 3 gennaio 2017

Lettere R-S-T-U-V-W-Y-Z del Dizionario Navale

                                          
RABAZZA    : estremità inferiore dell'albero da sovrapporre a sezione circolare.

RACCARE : dar di stomaco”Voce marinaresca di uso familiare,che ha in se una punta dispregiativa per coloro che soffrono il mal di mare.

RADAR :  (RADIO DETECTION AND RANCING) : rivelazione e misura della distanza a mezzo radio. Il principio generale del radar e’ abbastanza semplice,esso può operare da un duplice punto di vista: 1) come apparecchio anticollisione fornendo rilevamento e distanza di tutti gli oggetti fissi e mobili che ci circondano in mare,o sporgono sulla superficie del mare stesso,allo scopo di prevenire collisioni ed incagli e di facilitare la manovra della nave in acque ristrette. 2) come strumento di navigazione fornendo rilevamento e distanza dei punti cospicui onde consentirci  la determinazione della posizione. Un radar nautico si compone schematicamente di :1) un complesso trasmettitore atto a generare onde elettromagnetiche. 2) un commutatore elettronico che commuta l’antenna da trasmettitore a ricevitore.3) un antenna fortemente direttiva ruotante  intorno ad un asse verticale alla velocità di circa 20 giri al minuto primo(velocità dipendente dalla velocità della nave)che funziona alternativamente da trasmittente e ricevente. 4)un complesso ricevente sensibilissimo atto a ricevere la debolissima eco riflessa dal bersaglio. 5) un indicatore che porta uno schermo catodico circolare(P.P.I. =PLANE POSITION INDICATOR),a contatto con due anelli concentrici graduati da 0 a 360 gradi. Quello interno fisso e orientato con lo zero nella direzione della prora;quello esterno ruotante e collegato alla girobussola in maniera che lo zero indichi il NORD vero .6)un motore che fa ruotare l’antenna. 7)un gruppo di sincronismo    composto da un sincrotrasmettitore collegato all’antenna  e da un sincroricevitore  collegato all’indicatore che connette elettronicamente i due organi. Il trasmettitore genera un treno d’onde elettromagnetiche della durata di qualche decimo di microsecondo  il quale viene inviato all’antenna e da questa irradiato nello spazio  secondo un fascio di piccola apertura in una determinata direzione. Nello stesso tempo   il trasmettitore invia all’indicatore un segnale che sganci un puntino luminoso che partendo dal centro del P.P.I. descrive in moto uniforme il raggio dello
stesso schermo. Il pacchetto di onde viaggiando alla velocità di 300 metri per ogni microsecondo,incontra un bersaglio,una piccola parte di energia  si riflette evidentemente su se stessa,pervenendo all’antenna la quale attraverso il commutatore elettronico  l’avvia al ricevitore. Questi trasferisce l’impulso,opportunamente trasformato sull’indicatore,provocando per una piccola durata,la dilatazione del puntino luminoso. Dopo un breve tempo di inattività di circa 1000 microsecondi,un nuovo impulso viene irradiato il quale da luogo ai medesimi fenomeni. Il puntino luminoso quindi percorre il raggio dello schermo in ragione di mille volte al secondo  circa e pertanto il nostro occhio osserverà sullo schermo un segmento radiale luminoso che presenta una macchiolina  costituita dal bersaglio.
Il rilevamento del bersaglio si legge sulla gradazione dello schermo;per la distanza essa e’ data dalla formula V2/r2.
Dove V e’la velocità della luce,  r   rappresenta il brevissimo intervallo di tempo impiegato dal pacchetto di onde a percorrere la distanza dalla nostra nave al bersaglio. In pratica questa distanza ,espressa in miglia marine,si legge sullo schermo con un cerchio mobile o fisso creato elettronicamente.


RADAR REFLECTOR : dispositivo che ha lo scopo di alimentare l’intensità sullo schermo radar  e la distanza alla quale possono essere ricevuti gli echi. E’ costituito da piastre metalliche disposte ortogonalmente in modo da formare
Gruppi di triedri,il massimo rendimento si ha quando la direzione incidente del fascio d’onda forma angoli uguali con i tre piani di ogni triedro. Essi vengono applicati a boe,o in genere a tutti i punti che per la loro piccola elevazione  sul livello del mare o a causa della loro forma non hanno un sufficiente potere riflettente.

RADOME    : cupola che serva a racchiudere antenne radar o satellitari allo scopo di preservarle
dall'azione corrosiva del salino e degli agenti atmosferici.

RAFFETTO : strumento a vite e madrevite per forzare e rimettere a posto le teste di tavole spostate nel fasciame.

RAFFICA DI VENTO    : o colpi di vento o pulsazioni, aumenti improvvisi a scatti del vento,
seguiti da una rapida diminuzione della velocità. La differenza tra la massima e la minima velocità, in una pulsazione del vento è denominata ampiezza della pulsazione.
RAGNA : ciascuna delle funicelle che passano per i buchi aperti davanti alla facciata di una coffa e per i buchi della mocca,che formano come altrettanti rami.Una tale rete e’ usata per la difesa della vela,che altrimenti si consumerebbe contro la coffa.

RALINGA : bordo della vela.

REMOLINO : forte nodo di vento,piu’ di tutto Africano.E’ insidioso perche’ in esso il vento impetuosissimo cambia improvvisamente di direzione,compiendo talvolta l’intero giro dell’orizzonte.Dalla Gente di Mare e’ chiamato “Groppo”

RANDA : vela triangolare che viene inferita sull’albero.

RANDA DI CAPPE : vela triangolare non inferita sul boma,di tessuto molto resistente.

RATING : lunghezza fittizia in piedi di una imbarcazione.

REBURITA : direzione continua di vento.

REDAN : discontinuita’ a scalino realizzata sulla carena di alcuni tipi di imbarcazioni a fondo a V plananti,usata per gli scafi degli idrovolanti;ha lo scopo di distribuire meglio la pressione dinamica sul fondo.

REDANCE   : anello di ferro o acciaio di forma ovale scanalati alla periferia dove si poggia un
cavo. La redancia ha il doppio scopo di evitare il contatto fra le due parti da collegare ( impiombatura, doppino con legatura, etc.) e fa si che le parti d'attacco lavorano sotto un ampio angolo non permettendo così che si taglino l'uno con l'altro quando fanno forza.

 REFOLO : folata di vento.

REGRESSO (elica) : e’ la perdita di velocità della nave rispetto a quella rettilinea dell’elica,dovuta al fatto che questa agisce in un mezzo cedevole.

RESISTENZA D’USO(cavi) : o carico di sicurezza e’ lo sforzo che il cavo e’ capace di sopportare senza che nella sua struttura avvengano deformazioni permanenti ed eccessive,ma solo quelle comprese nei limiti di elasticità del materiale,perciò,cessato lo sforzo,il cavo riprende la sua regolare forma. Per questo e’ chiamata anche resistenza elastica.

RETTA D’ALTEZZA : sulla carta marina e’ un piccolo arco di lossodromia che si sostituisce,senza errore sensibile,a un piccolo arco di curva d’altezza in vicinanza del punto stimato; essa e’ una linea di posizione della nave.

RIDONDARE : spostamento verso poppa della direzione del vento.

RIDOSSO    : qualsiasi riparo, artificiale o naturale a bordo o a terra, che protegga uomini o navi
dal mare grosso o dal vento. Ridossare o ridossarsi: porsi al riparo dal vento o dal
mare.

RIENTRANZA : detta pure rientrata è la curvatura verso l’interno che una ordinata assume al disopra del galleggiamento di pieno carico normale per cui essa converge verso l’alto. 

RIFLETTORE RADAR : poliedro metallico che aumenta la rilevabilita’ radar.

RIGGE    : spezzoni di catena assicurate ad un collare di ferro posto sotto la coffa, hanno lo scopo
di agganciare le sartie degli alberi di gabbia onde poterle tesare.

RILEVAMENTO  : l’angolo tra la direzione del Nord e la direzione dell’oggetto osservato da bordo.

RILEVAMENTO POLARE : l’angolo tra la direzione della prora e quella dell’oggetto osservato da bordo.

RIMORCHIATORE    : nave ideata per dare rimorchio ad altre navi. Solitamente si tratta di unità di
piccole dimensioni propulse da macchine di grande potenza e avente buona manovrabilità e tenuta al mare. A poppa dispone di ampio spazio per la manovra dei cavi di rimorchio. I propulsori usati sono del tipo intubato (eliche) per evitare danni ai cavi, oppure ad asse verticale (voigt- schnider)
che assicurano massima manovrabilità in acque ristrette.

RISACCA : movimento delle acque in porto causato dal mare grosso deviato dalle barriere frangiflutto e/o dal molo del porto stesso.

RISERVA DI GALLEGGIABILITA'    : distanza verticale che intercorre tra il galleggiamento della
nave che sta per affondare e quello relativo al max. carico.

RISERVA DI SPINTA    : differenza tra il dislocamento della nave che sta per affondare e quello
della nave al galleggiamento nella posizione di max. carico.

RISERVA DI STABILITA' TRASVERSALE    : area del diagramma di stabilità. Maggiore è il
bordo libero, maggiore è la riserva totale di stabilità di una nave.

ROLLIO    : movimento consistente in oscillazioni della nave intorno ad un asse longitudinale.

ROSA DEI VENTI : figura che rappresenta i punti cardinali :NORD-SUD-EST-OVEST- e le direzioni da questi determinate. 

ROSTRO : sperone montato sulla prua di antiche navi da guerra per sfondare le navi nemiche.

RUOTA : (alla ruota) dicesi quando l’ormeggio lascia libera l’imbarcazione di ruotare intorno all’ancora.


RUOTA DI PRUA    : trave a sezione rettangolare di acciaio fuso che si unisce alla chiglia
mediante incastro a parallela.


                                                    -- S --


SABORDO :apertura nel fianco della nave,con un portello incernierato in alto(basculante);permise la creazione di un ponte per le bocche da fuoco,sottostante al ponte principale,detto ponte di batteria.

S.B.T    : segregate ballast tanks (cisterne di zavorra segregata).

S.B.T. + P.L.    : segregate ballast tanks plus protective location (cisterne di zavorra segregata più
ubicazione protettiva).

SACCATURA    : si ha quando le isobare di un ciclone invadono un'area vicina formando una
specie di sacco fra due aree anticicloniche contigue. L'inflessione delle isobare può essere larga o stringersi fino a formare una "V".


SACCHETTO    : sagola che porta alla sua estremità una sfera di tela riempita con del materiale che
gli conferisce un certo peso. Tale sacchetto si riveste poi con un intreccio di sagola. Il sacchetto costituisce il primo mezzo di comunicazione, infatti lanciato a terra si inviano poi i cavi di ormeggio assicurati ad esso.                              

SAGOLE :  cavi piani sottili formati da tre piccoli legnuoli,hanno circonferenza variabile da 2 a 3 cm. Servono per vari usi,però le sagole usate per alzare le bandiere sono fabbricate a treccia rotonda per evitare le volte.

SALMASTRA . sono fatte come i morselli,ma invece di filacce s’impiegano fili di comando,in maggior numero, la cui quantita’ dipende dalla dimensione della salmastra.Serve a collegare il viratore con la catena dell’ancora e per altri lavori d’ormeggio.

SALMONE (NAUTICA DA DIPORTO)    : peso che assicurato alla cima dell'ancora ha il doppio
scopo di aumentare il potere di presa e di ammortizzare gli strappi.

SALPANCORE : argano o verricello idoneo a salpare l’ancora.

SALPARE : partire da terra verso il mare(ma anche salpare l’ancora : recuperare l’ancora)

SALVAGENTE    : attrezzo che assicura al naufrago il galleggiamento. Il tipo più semplice è il
salvagente anulare di tipo individuale (ciambella di salvataggio). Altro salvagente di tipo individuale è la cintura di salvataggio che cinge il naufrago in una sorta di panciotto galleggiante munito di cuscino che serve a tenere la testa fuori dall'acqua. I due tipi di salvagenti devono essere ben visibili quindi con colorazione di solito arancione e dotati di nastri retroriflettenti. Inoltre vengono stampigliati su di essi il nome e il compartimento della nave. I giubbotti di salvataggio sono muniti anche di luce per l'avvistamento notturno del naufrago e di fischietto.

SARTIAME : insieme delle manovre fisse che sostengono l’alberatura,quali stralli e sartie.

SARTIE :  manovra fissa di cavo d’acciaio o canapa,sostengono lateralmente gli alberi maggiori.

SASSOLA    : specie di cucchiaia di legno con manico corto, con la quale si vuota fuoribordo
l'acqua entrata nella barca. Tale operazione si dice aggottare.

SBIRRO : anello di cavo non molto grande che serve a costituire un punto di presa.

SCADERE : 1) dirigersi verso un punto diverso dalla direzione della prora(causato da scarroccio o deriva). 2) sullo schermo del radar,quando un bersaglio si allontana dalla rotta di collisione,rimanendo indietro.Contrario di guadagnare.Oppure nella rilevazione ottica con grafometro l’aumento o la diminuizione di un rilevamento.

SCAFO    : è la parte principale della nave costituito dall’ossatura, dalle parti strutturali e dallo
involucro esterno impermeabile dell’acqua. Esso non è assimilabile a nessuna forma geometrica, ma è costituito da due parti simmetriche rispetto ad un piano verticale passante per le due estremità della nave. Tale piano, dopo quanto premesso, è chiamato piano longitudinale.

SCALA DI SOLIDITA'    : scala determinata dai valori che il dislocamento può acquistare in
in funzione dell'immersione.

SCALANDRONE    : è una passerella grande rinforzata, dotata di candelieri e draglie che fungono
da corrimano e con gradini, che si dispone tra la banchina ed un ponte della nave (usualmente la coperta).La sua movimentazione avviene mediante paranchi.

SCALMO    : caviglie in legno o in ferro di forma cilindrica che si conficcano in alcuni fori (loschette) praticati sulla frisata, e a mezzo di stroppi, assicurano fuori bordo i remi.

SCALMO    : vedi costola.

SCALMIERA : forcella di metallo che si conficca in un foro praticato sulla frisata ed adempie alle stesse funzioni dello scalmo.

SCANDAGLIO : apparecchio con il quale si misura la profondità del mare. Per la pratica della  navigazione hanno importanza immediata soltanto le misure inferiori ai 100 metri. Il tipo più semplice e’ lo scandaglio a sagola,costituito da un peso avente forma allungata a tronco di piramide,di ghisa o piombo,alla cui estremità e’ attaccata una sagola graduata,il cui diametro e’ di circa 25 mm.. Per la misura si adoperano pesi e sagole diversi a seconda della profondità ; un peso da 5 Kg. e una sagola di 25 metri per   profondità inferiori ai 40 metri;  un peso da 8 Kg. e una sagola da 60 metri per profondità superiori ai 40 metri ;un peso da 15/20 Kg. e una sagola da 100 metri per profondita’ maggiori.  Altri tipi di scandaglio più moderni sono quelli acustici nei quali la profondità viene determinata per mezzo del tempo che un segnale acustico emesso a bordo,impiega a ritornarvi dopo essere stato riflesso dal fondo del mare. Altri tipi sono quelli ultrasonori che misurano  la profondità per mezzo della riflessione sul fondo di vibrazioni a frequenza molto elevata,non udibile.

SCALO : il piano inclinato su cui si costruisce una nave.

SCARROCCIO    : moto laterale verso sottovento.

SCASSA :  incastro che serve a fissare il piede dell’albero sul paramezzale.

SCIABECCO : bastimento con tre alberi di cui il trinchetto e la maestra con vele latine e la mezzana con randa.

SCIARE : vogare in senso inverso.”Voga e scia”  : vogare da un lato della barca a remi e sciare dall’altro,in modo da girare in uno spazio ristretto.

SCIROCCO    : vento che ha origine quando a nord oppure a nord- ovest dell'Italia si forma una
bassa pressione come pure quando sull'alto e medio tirreno si forma un centro depressionario. Esso spira da SE è molto asciutto perché proviene dai deserti, ma passando sui mari si carica di umidità e raggiunge la costa come vento umido e apportatore di piogge.

SCOCCIARE    : v. incocciare.

SCOPAMARE : vela(quadra)addizionale laterale usata sui velieri a vele quadre.

SCOSTARE : allontanarsi dalla banchina.

SCOTTE    : paranchi per tenere le bugne (angoli inferiori) delle vela, a poppavia o sottovento.

SCUFFIA    : fare scuffia, tipica espressione marinaresca che indica il capovolgersi di una
imbarcazione a vela.

SEGNALE DI DIANA : suonato contemporaneamente dai trombettieri in diverse parti della nave,per svegliare la gente ripetendo a intervalli il comando sveglia.(in uso marina militare).

SEGNAVENTO : vedi mostravento.

SELLA    : striscia di bassa pressione tra due anticicloni che facilmente si trasforma in saccatura.

SEMILUNGHEZZA POPPIERA    : distanza compresa fra la perpendicolare AD e il centro di
galleggiamento.

SEMILUNGHEZZA PRODIERA   : distanza compresa fra la perpendicolare AV e il centro di
galleggiamento.

SENTINA : parte interna di una imbarcazione,compresa fra il fondo ed il pagliolato.

SERIE DI TROUB : metodo per determinare il punto nave tramite una serie di rilevamenti polari di uno stesso oggetto.

SERRETTA : nelle navi in legno,corso di fasciame interno applicato alle ossature.

SESTANTE : strumento di navigazione portatile con il quale vengono misurate a bordo le altezze degli astri e gli angoli orizzontali. Esso e’ composto da una intelaiatura metallica avente la forma di un settore circolare(nei primi modelli era di ampiezza di 60 gradi,nei moderni strumenti e’ stata portata a 80 gradi),di una alidada girevole intorno al centro del settore la cui parte inferiore scorre lungo un arco graduato detto lembo la cui graduazione va da 0 gradi a 150 gradi. Sul raggio del settore circolare e’ fissato lo specchio piccolo per metà amalgamato e per metà trasparente. Sull’alidada girevole nel centro del settore e’ posto lo specchi grande. Inoltre davanti ai due specchi sono posti dei vetri colorati girevoli che servono ad attenuare lo splendore dei raggi luminosi nelle osservazioni di sole. Il principio ottico del sestante e’ il seguente: se un raggio di luce subisce due riflessioni nel medesimo piano,l’angolo fra la sua prima e la sua ultima direzione e’ uguale al doppio dell’angolo acuto formato dalle superfici riflettenti.

SETTORE DI VISIBILITA’: l’arco di orizzonte illuminato dal faro o dal fanale.

SEZIONE MAESTRA    : è la sezione verticale trasversale avente la max. area e quindi la max.
larghezza della nave. Le altre sezioni parallele alla maestra avvicinandosi alla prua o alla poppa diminuiscono di larghezza e quindi di area fino a diventare estrema prua o poppa.

SKEG : pinna a proravia del timone.

SKIPPER : comandante di una imbarcazione da regata.

SFOGO D'ARIA    : tubo o scarico innestato in un locale adibito a deposito di combustibile o
zavorra d'acqua, che permette l'uscita dell'aria man mano che il deposito si riempie.

SGOTTARE           : svuotare una imbarcazione dell’acqua.


SIMUN :  vento che spira nell’area geografica dell’interno del medio oriente. E’ un vento da SE che origina il GHIBLI.


SINISTRORSA ELICA : dicesi di un elica che nella marcia avanti gira in senso antiorario per un osservatore che la guardi da poppavia.

SLAMMING : impatto prodiero della nave con le onde ,l’eccitazione strutturale dinamica susseguente e’ chiamata WHIPPING.

SLOOP : imbarcazione a vela attrezzata con randa Marconi e fiocco.

SOLCOMETRO A BARCHETTA    : strumento ormai in disuso per la misurazione della velocità
in mare. Con tale strumento la velocità  viene determinata misurando di quanto la nave si allontana in un dato tempo da un punto fisso della superficie del mare. Tale punto fisso è ottenuto lanciando in mare un galleggiante: la "barchetta" unita all'estremità da una sagola che viene filata da bordo mentre la nave si allontana. Su tale sagola venivano praticati dei nodi alla distanza di 1/120° di miglio l'uno dall'altro cioè 15,4 metri. Misurando con una clessidra quanti nodi trascorrevano mentre la sagola si svolgeva fuoribordo nell'unità di tempo (30s), si otteneva con buona approssimazione la velocità della nave.


SOLE ( ECLISSE )    : determinata dall'interposizione della luna tra il sole e la terra, che nasconde
tutto o in parte il disco solare,; visti dalla terra il sole e la luna sono in congiunzione e si ha il novilunio.

SOLE FITTIZIO    : è un astro immaginario che percorre l'eclittica con moto uniforme passando
insieme al sole vero al perigeo e all'apogeo.

SOLE MEDIO    : astro immaginario che percorre con moto uniforme l'equatore, passa dal punto
vernale gamma nello stesso istante del sole fittizio e  vi ritorna alla fine di un anno tropico, cioè dopo 365,2422 giorni solari veri.

SOLSTIZIO :  si verifica due volte l’anno quando il sole si trova alla distanza massima dall’equatore celeste nell’emisfero nord δ = 23° 26’N(solstizio estivo 20-21 giugno) e nell’emisfero sud  δ = 23° 26’ S(solstizio invernale 21-22 dicembre)

SOPRASTRUTTURE    : tutto ciò che è costruito al di sopra del ponte di coperta.

SOPRAVENTO    : il lato da cui spira il vento.


SORGITORE    : luogo adatto all'ancoraggio delle navi ma non in porto chiuso. Buon sorgitore:
 sul cui fondo le ancore hanno buona tenuta. Cattivo sorgitore:  che non ha le caratteristiche di cui sopra, ma può essere utilizzato in casi speciali.


SOTTOVENTO    : il lato opposto a quello da cui spira il vento.

SPAGO : minutenza che serve per cucire vele,tende e cappe.


SPECCHIO    : nelle navi di vecchia costruzione e’la superficie gobba della parte superiore della poppa sulla quale viene apposto il nome della nave e il compartimento di iscrizione. In quelle di nuova costruzione la superficie non e’ gobba ma dritta.(poppa quadra)

SPEDARE    : liberare l'ancora dal fondale per issarla a bordo.

SPINNAKER : vela molto grande e generalmente colorata,a forma quasi semisferica. Viene    usata
per andature portanti.

SPRING    : cavi di ormeggio che dalle estremità della nave (prua e poppa) fanno via verso il centro
nave. Essi servono ad impedire movimenti in avanti e indietro della nave lungo la banchina.

SPRINGING : fenomeno di fatica secondaria dovuta alla risonanza strutturale indotta dall’azione delle onde sul fasciame esterno.


SQUAT    : differenza di assetto nell'acqua tra una nave quando è in movimento e quando è ferma.
La velocità fa nascere un abbassamento della linea di galleggiamento ed un cambiamento di assetto longitudinale che combinati insieme, comportano una riduzione dello spazio disponibile tra la chiglia e il fondo del mare. Un aumento di velocità produce un aumento di squat (l'effetto è maggiormente sentito in acque poco profonde).

STABILIMENTO DEL PORTO    : è una costante in ore e minuti che esprime il valore da
aggiungere all'ora di passaggio in meridiano della luna per ottenere l'ora dell'alta marea nel giorno del novilunio o del plenilunio.


STABILITA’ DI FORMA : dicesi di scafi larghi nei quali a piccoli sbandamenti corrispondono grandi spostamenti del centro di carena(vela da diporto)


STABILITA’ DI PESO : dicesi di scafi stretti e zavorrati .A scafo sbandato il centro di carena si sposta di poco mentre il centro  di gravità si abbassa notevolmente al di sotto del centro di carena(vela da diporto).

STABILIZZATORI ANTIROLLIO :  sistema costituito da un a coppia di timoni orizzontali rientrabili,detti PINNE sistemati nella parte maestra della nave,all’altezza del ginocchio,oscillanti intorno ad un asse orizzontale. La manovra delle pinne e’ disposta dal ponte di comando o dal locale apparato motore ove e’ anche prevista una manovra manuale. Il loro funzionamento e’ asservito alla posizione assunta da un girostato che agisce su una pompa elettroidraulica,la quale a sua volta alimenta il meccanismo destinato a mantenerle costantemente orientate nella posizione adatta a contrastare il rollio .Ogni pinna e’ composta da una parte principale ed una coda inclinabile rispetto a questa(flap).Quando le due pinne sporgono dalla carena ,restando ferme nella posizione orizzontale,la loro azione e’ analoga a quella delle comuni alette di rollio. Se invece esse vengono fatte ruotare opportunamente la pressione che si esercita su di esse aumenta notevolmente di intensità,per l’effetto idrodinamico dovuto alla velocità della nave,e da luogo a componenti verticali che determinano la formazione di una coppia che si oppone in ogni istante al movimento di rollio. Infatti esse si inclinano attorno ai propri assi con movimento uguale,opposto,sincronizzato al rollio in modo che se,per  esempio la nave si inclina sulla sua dritta la pinna di dritta si rivolge verso il basso,e quella di sinistra verso l’alto;e’ evidente che le forze che agiranno su di esse risulteranno raddrizzanti e la loro intensità dipenderà  dall’estensione e posizione delle pinne ,oltre che dalla velocità della nave. Per ottenere quindi l’effetto voluto l’inclinazione della pinna dovrà risultare sincronizzata col periodo di rollio della nave e invertire la sua posizione al termine di ogni sbandata.

STAGIONI  ASTRONOMICHE : punti equinoziali e solstiziali dividono l’eclittica in quattro quadranti percorsi apparentemente dal sole in quattro intervalli di tempo diseguali detti appunto stagioni astronomiche.

STAGNO : che non lascia passare l’acqua.

STAMINALE    : vedi costola.

STAR-CUT : particolare spinnaker con ferzi disposti a stella(radiali).Utile per andature strette di
poppa,quando il vento e’ molto fresco.

STARFINDER    : strumento che consente di risolvere il problema della trasformazione delle
delle coordinate azimutali nelle orarie e quindi nelle equatoriali corrispondenti. Utile nelle osservazioni astronomiche per la determinazione degli elementi dell’astro per il tracciamento delle rette d'altezza.

STAZZA LORDA : si denomina stazza lorda di registro la capacità in tonnellate  degli spazi chiusi,ottenuta con una delle tre regole di stazzatura.

STAZZA NETTA :  sottraendo dalla stazza lorda la capacità di  alcuni spazi ,seguendo le norme contenute nel regolamento per la stazzatura,si ottiene la stazza netta. Nessuno spazio deve essere dedotto ,che non sia stato dapprima compreso nella stazza lorda.

STELLATE    : sono le parti della prua e della poppa che vanno rastremandosi fino all’estrema
prua o poppa o verso il basso (ginocchio).

STIMA     : determinazione del punto nave fatta con gli elementi stimati per quanto forniti da
strumenti come la bussola ed il solcometro; cioè in base alla rotta seguita e alla velocità mantenuta.

STRALLO    : manovra fissa che sostiene l'alberatura di prua.


STRAMBATA : anche se ancora usato per indicare il viramento di bordo in poppa,il termine ha
assunto il significato di abbattuta involontaria .

SVASATURA : è la curvatura verso l’esterno che una ordinata assume al disopra del galleggiamento di  pieno carico normale per cui essa diverge verso l’alto.

STRAORZARE :  avvicinare la prua alla direzione del vento in modo eccessivo e involontario  causato da una velatura non adatta all’intensità del vento.

STRAPUGGIARE : allontanare velocemente la prua dal vento.

STRATI : sono nubi basse,simili a nebbia sospesa in quota,spesse e grige che danno al cielo l’aspetto caliginoso ed uniforme.L’estensione degli strati e’ quasi sempre notevole ma si possono presentare anche banchi.Gli strati sono spesso il prodotto del sollevamento della nebbia o della foschia formatasi al suolo.La nebbia e’ una forma particolare di strato prossimo al suolo.Gli strati creano spesso la situazione di “nebbia alta” che ristagna in avlle e al di sopra della quale splende il sole.Altezza : si formano ad altitudini comprese fra i 600 ed 800 metri.Anche se l’aspetto di questa nube e’ minaccioso raramente da luogo a precipitazioni di pioggia minuta e fitta,nevischio o prismi di ghiaccio.

STRATOCUMULI : sono una delle forme nuvolose piu’ diffuse sulla terra.Si presentano in grossi ammassi scuri,tondeggianti che ricoprono quasi interamente il cielo.Gli elementi che li costituiscono sono analoghi a quelli degli altocumuli ma,dato che si trovano a livello piu’ basso,appaiono di dimensioni maggiori.Altezza : si formano ad altitudini comprese fra i  1.000 ed i 1.500 metri.Non sempre danno luogo a precipitazioni,in caso contrario sono di debole intensita’.

STROPPO : anello di cavo vegetale o metallico,oppure formato da una piastra di ferro che circonda la cassa del bozzello al fine di maneggiarlo,sospenderlo o fissarlo dove lo si vuole far lavorare.


STROPPO DA REMO    : legatura provvisoria per l'articolazione del remo allo scalmo.

SUPERFICE DELLO SCAFO FUORI OSSATURA :è la superfice interna del fasciame,cioè quella
rivolta verso l’ossatura.

SUPERFICE DELLO SCAFO FUORI FASCIAME : è la superficie esterna del fasciame,coé quella
rivolta verso il mare e verso il cielo.

SVERGOLAMENTO : apertura crescente della vela dal basso verso l’alto,molto evidente quando il vang e’ allascato in un’andatura portante.


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TACCATA    : sostegno di legno, costituito da più pezzi uniti insieme da chiodi e traverse di
ferro, che si pone sotto la chiglia della nave quando è in bacino o sullo scalo
di costruzione.

TAGLIAMARE  : pezzo che con nave in movimento fende per primo l’acqua. Nello scafo in
legno esso è sovrapposto alla ruota di prua, in quello in ferro si identifica con il dritto di prua.

TALL  BOY : vela prodiera molto alta e sottile,da usare assieme allo spinnaker.

TAMBUCCIO    : piccola costruzione posta sopra un'apertura praticata su un ponte scoperto
per accedere ad un ponte sottostante.

TANGONE : sulle antiche navi l’asta laterale protesa fuori della murata cui venivano legate le imbarcazioni di servizio durante le soste e tramite la quale i marinai salivano a bordo.

TARCHIA : nome proprio di un tipo di vela.

TAROZZO : il gradino di legno della scala biscaglina.

TARTANA :  piccolo bastimento con un solo albero a vela latina ed asta di fiocco con uno o più fiocchi.



TAVOLA A B C : tavole molto pratiche  che risolvono il problema della determinazione dell’azimut in funzione dell’angolo al polo,della declinazione e della latitudine. Si ha una approssimazione al quarto di grado circa,quindi più che sufficiente per gli usi della  navigazione.


TELEGRAFO DI MACCHINA    : sistema meccanico o elettrico a indice e controindice, che
serve per dare gli ordini dalla plancia al locale apparato motore.

TEMPERATURA DI ACCENSIONE :  e’ la temperatura minima alla quale i vapori emessi da una sostanza ,di solito divenuta gas per effetto del calore,incendino indipendentemente da qualsiasi agente esterno.

TEMPO DI UN ASTRO    : corrisponde all'angolo orario dell'astro.

TEMPO MEDIO ASTRONOMICO    : angolo orario del sole medio misurato a partire dal
meridiano superiore.

TEMPO MEDIO CIVILE    : angolo orario del sole medio contato a partire dal meridiano inferiore.
Nei calcoli nautici si fa uso generalmente del tempo medio civile. Le effemeridi nautiche esprimono il (tm) tempo medio in ore, mentre danno in gradi gli angoli orari (T) di tutti gli astri, sole vero
compreso, angoli orari che sono contati a partire dal meridiano superiore.

TENDALETTO : piccola tenda per imbarcazioni,per barcarizzi,per la controplancia, ecc.

TENDER : piccola imbarcazione per scendere a terra quando non si e’ ormeggiati a riva.

TEODOLITE : strumento ottico a cannocchiale per la misurazione degli angoli azimutali e zenitali,usato per rilievi geodetici e topografici.

TERMOGRAFO    : strumento che registra su carta diagrammata la temperatura di un luogo nelle
diverse ore del giorno.

TERZAROLO : porzione di vela che può essere serrata per ridurne la superficie.


TESTA DI MORO    : robusto collare di ferro a due fori, uno a sezione circolare l'altro a sezione
quadrata, quello circolare per il passaggio della rabazza dell'albero da sopraelevare; quello quadrato per incastrarvi il colombiere dell'albero.

TESTIMONI : tratti di saldatura a rilievo in opera viva che delimitano il trattamento da effettuare con pittura tra l’opera viva,il bagnasciuga e l’opera morta(riferimenti).

TIENTIBENE : passamano in cavo metallico o corda.

TONNEGGIARSI :     muovere una nave o una imbarcazione virando e filando sui cavi.

TORELLO :  e’ il primo corso del fasciame esterno del fondo adiacente la chiglia ed ha spessore maggiore.

TORMENTINA : velaccino da tempesta di prua,da inferire sullo strallo principale o,in caso di fiocco rullato,su strallo di trinchetta.

TORNADO    : perturbazione terrestre dovuta all'ascesa rapidissima e vorticosa di una colonna di
aria fortemente umida che si forma sotto un grosso cumulo- nembo temporalesco. Il vento prodotto dal tornado è violento e la sua velocità in senso verticale può arrivare fino a 200 miglia all'ora. Il diametro della perturbazione varia da 100 a 300 metri.

TORNICHETTI : vedi arridatoio.

TRABACCOLO :  bastimento portante due alberi con vele al terzo.

TRACCIA DEL PIANO DIAMETRALE : è l’intersezione del piano diametrale con qualsiasi piano
ad esso perpendicolare intersecante lo scafo.

TRAMEZZI  (Bozzelli) : divisioni fra una puleggia e l’altra nelle casse dei bozzelli a più pulegge

TRASCINAMENTO  DELLA ROSA (bussola) : inconveniente delle bussole a liquido che può manifestarsi nelle ampie e rapide accostate della nave,perchè l’attrito fra il liquido e la superficie della rosa produce appunto il trascinamento di questa nel senso di rotazione della prua. Si cerca di eliminare l’inconveniente riducendo l’attrito,fissando cioè la graduazione della rosa attorno ad un corpo centrale di forma arrotondata ed avente una superficie molto liscia(galleggiante) il cui compito principale e’ però quello di spostare un volume di liquido tale da produrre la spinta sufficiente a neutralizzare buona parte del peso di tutta la rosa.

TRAVERSO     : di una nave è la direzione da ognuno dei lati delle perpendicolari al piano
longitudinale. Quindi traverso a dritta e a sinistra; essere al traverso avere un oggetto (nave o punto di terra) sul prolungamento del traverso della nave o della sua rotta.

TRAVERSARE  : disporre lo scafo col vento a circa 90 gradi dalla prua.

TRAVERSINO : 1) cavo d’ormeggio utilizzato per tenere la nave accostata alla banchina,e che corre perpendicolarmente a quest’ultima; e’ usato in concomitanza con lo spring ed i cavi alla lunga. 2) manovra utilizzata per traversare un’ancora Ammiragliato,mettendola in posizione di riposo,agganciandosi al diamante della stessa;e’ utilizzato in concomitanza con il capone.

TREVO : nome generico della vela bassa di maestra e del trinchetto.

TRIANGOLO D’INCERTEZZA : il triangolino formato dall’intersezione di tre semirette di rilevamento,all’interno del quale si trova il punto nave.

TRIANGOLO DI POSIZIONE :  è il triangolo della sfera celeste i cui vertici sono : polo elevato,zenit ed astro ed i cui lati sono:distanza polare ,distanza zenitale e co-latitudine.Esso mette in relazione ,con i metodi della trigonometria sferica ,le coordinate dell’astro  nei vari sistemi per risolvere i problemi astronomici.

TRIBORDO    : vocabolo di origine francese, non usato nella marineria italiana che indica la
dritta di una nave.

TRIMMER : timone supplementare indipendente da quello principale,applicato a poppavia della lama della deriva.

TRINCARINO     : corso di lamiere contiguo al fasciame esterno e posto ai bordi di un ponte o
di un ordine di bagli. Il corso di trincarino ha maggior spessore che gli altri corsi di fasciame.

TRINCHETTINA : piccolo fiocco per venti molto forti o per andature portanti.

TROMBA MARINA    : sono turbini vorticosi analoghi ai tornado ma di dimensione molto più
ristrette. La loro origine è simile a quella dei tornado: si generano al livello dei cumuli- nembo e sono frequenti sui mari su cui scorrono correnti aeree di diversa direzione con contrasti termici.

TROPICI : i paralleli di declinazione 23°27’ NORD e SUD passanti per i punti solstiziali, si dicono rispettivamente Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno.

TROZZA : attrezzo di forma circolare,composto di catene,cavi,collari o armatura in ferro,che serve ad assicurare il centro di un pennone al relativo albero.

TUGA    : sovrastruttura che non si estende generalmente da una murata all'altra e che è situata sui
ponti scoperti.


                                          -- U --


UMIDITA' RELATIVA    : è il rapporto tra la quantità di vapore realmente esistente e la quantità
che l'aria a quella data temperatura potrebbe contenere.

UOMO IN MARE : grido di avviso nel caso che una persona imbarcata cada in mare.


                                        -- V--


VAINA    : rinforzo cucito ai bordi della vela dell'altezza di circa 10 cm.

VANG : paranco a trattenere verso il basso la parte mediana del boma.

VAREA : estremita’affusolata  delle attrezzature orizzontali come aste,bomi,pennoni,ecc. .

VARIAZIONE DI IMMERSIONE MEDIA :  differenza fra due pescaggi medi,cioè lo strato o zona di carena che si e’ immersa o emersa per imbarco o sbarco di pesi( oppure per incaglio o per la densità diversa dell’acqua).

VARO   : operazione di far prendere il mare ad una nave costruita sulla terra ferma. Il varo avviene,
tradizionalmente, lungo un piano inclinato detto scalo di costruzione (la cui pendenza varia in genere dal 5 al 12%) sul quale la nave viene costruita. Essa poggia, durante la costruzione, sulle invasature delle quali ci si serve al momento del varo per accompagnare lo scafo in acqua. Quando si procede al varo lo scafo viene liberato progressivamente dai cavi d'acciaio che lo imbracano e dei puntelli che lo mantengono dritto. Per ultimo si smantellano le taccate morte su cui poggiano la prora e la poppa. A questo punto solo la invasatura mantiene lo scafo, che poggia sulle altre taccate. L'invasatura a sua volta poggia sulla suola: una specie di scivolo in legno che arriva fino alla battigia (il quale viene cosparso di grasso e sevo), dove inizia una struttura pure in legno, posticcia detta antiscalo che viene collocata in acqua e che poggia sul fondo; essa costituisce una prosecuzione dello scalo e serve ad accompagnare lo scafo in acqua. Se lo scafo pronto al varo, dovesse faticare a mettersi in movimento è previsto un aiuto sotto forma di spinta impressa mediante martinetti o altri dispositivi.

VASCA    : (prove in vasca) canale opportunamente attrezzato nel quale si provano in scala ridotta
le carene e le eliche. Queste prove consentono di rilevare e studiare i comportamenti
delle carene, delle eliche, i moti di rollio, etc.

VELACCIERE : bastimento a tre alberi dei quali il trinchetto a vele quadre gli altri due a vele latine.

VELACCINO : vela dell’albero di trinchetto sulle navi a vele quadre(anche detto pappafico).

VELACCIO : vela dell’albero di trinchetto sulle navi a vele quadre.

VELATURA   : insieme di tutte le vele di un bastimento: superficie che utilizzando la pressione del
vento imprime la propulsione alla nave.

VENDAVAL : venti da SW che spirano tra le coste sud della Spagna e le coste settentrionali Africane.

VENTI DI WEST    : soffiano in ogni oceano, dall'anticiclone permanente subtropicale verso le
zone di bassa pressione delle alte latitudini, cioè sono compresi tra i paralleli di 35° e 60° in entrambi gli emisferi.

VERRICELLO    : macchinario di coperta che ha l'asse di rotazione del tamburo (dove si avvolge il
cavo) orizzontale e serve a virare solo i cavi.

VIA : vedi “Alla via “

VIVAGNO: i ferzi di una vela si uniscono con due cuciture,una sull’orlo di ciascun ferzo e l’altra un po’ al di dentro parallelamente alla prima. La distanza fra le due cuciture e’ detta appunto vivagno.

VOLANTE : (aggettivo) in genere si riferisce ad equipaggiamento temporaneo.

VOLTA DI POPPA :  è la zona situata all’estremita’ poppiera dello scafo nella quale queston passa dalle forme molto affinate della carena a quelle abbastanza piene dell’opera viva.

VOLTE  : torsioni presenti nelle cime,che ne ostacolano la manovra.


                                        -- W --


WARPING :deformazione dell’apertura delle boccaporte delle mastre  dovuta alla torsione della trave scafo.

WINCH : verricello.


                                        -- Y --


YAWL : imbarcazione a due alberi,con la mezzana a poppavia dell’asse del timone.



                                          -- Z --


ZAMPA D’OCA : sistema di trazione dell’attrezzatura navale formato da due o tre brevi pezzi di cima partenti da punti lontani che si uniscono in un solo bando.

ZAVORRA    : pesi che vengono imbarcati a bordo per mantenere la stabilità della nave e che
vanno a detrimento del carico. Essa può essere liquida (acqua) o solida. Pani di ghisa, cemento, etc. La zavorra fissa è quella stabile che rimane a bordo anche quando la nave è carica, e ciò in alcuni casi può essere prescritto dalle condizioni di stabilità di una nave.

ZENIT -NADIR    : di un osservatore sono i due punti diametralmente opposti nei quali la verticale
dell'osservatore taglia la superficie della sfera celeste. L’orizzonte astronomico divide la sfera celeste in due emisferi quello che contiene lo zenit si dice emisfero visibile,invisibile quello che contiene il nadir.

ZODIACO :  o fascia zodiacale,si dice una zona sferica ampia circa 16° che si estende fra i paralleli di eclittica aventi latitudine 8° NORD e 8° SUD ,ed e’ bisecata dall’eclittica .Per mezzo di dodici meridiani di eclittica lo zodiaco e’ stato suddiviso in dodici parti,ciascuna ampia 30° dette segni dello zodiaco. Ogni segno ha il nome della costellazione che oltre duemila anni fa la occupava. Nell’ordine in cui il sole li percorre in un anno,a partire dall’equinozio di primavera,i segni dello zodiaco ; ARIETE,TORO,GEMELLI,CANCRO,LEONE,VERGINE,BILANCIA,SCORPIONE, SAGITTARIO,CAPRICORNO,ACQUARIO,PESCI.

ZONA DEL BAGNASCIUGA :  detta pure zona dell’esponente di carico ,è quella parte di superficie dello scafo fuori fasciame compresa tra il piano di galleggiamento di pieno carico normale e quello ad esso parallelo delimitante una carena di volume uguale a quella definita dal piano di galleggiamento a nave vuota.



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