mercoledì 25 aprile 2012

Note storiche



NOTE  STORICHE

IN  MILLE  SUL  MARE

Piroscafi rubati,armi da operetta,un nemico distratto e alleati che non vogliono compromettersi : eppure quella di Garibaldi fu la piu’ grande epopea della storia d’Italia

Bisognava trovare le navi per trasportare in Sicilia i Mille,che si andavano radunando a Genova da ogni parte d’Italia.Ci penso’ Nino Bixio.Fece tutto lui,organizzando la cosa in gran segreto con l’amico Giovanni Battista Fauche’,Direttore della Societa’ di Navigazione Rubattino.La storia non e’ molto chiara,ma pare proprio che il titolare,Raffaele Rubattino,sia stato tagliato fuori.Scoperto il tranello,ando’ su tutte le furie e licenzio’ in tronco il suo dipendente.Ma in un secondo tempo capi’ che dal fatto poteva trarre vantaggi ed  onori.Allora si comporto’ in modo da accreditare la leggenda di aver recitato in questa vicenda una parte di primo piano.
Fin dal 10 Aprile 1860 Bixio e Fauche’ erano d’accordo per sottrarre un piroscafo alla Societa’ Rubattino e destinarlo alla progettata spedizione in Sicilia.Poi essi si accorsero che una sola nave non bastava per trasportare tutti i volontari.Decisero di prenderne due : il “Piemonte” e il “Lombardo”,in quei giorni nel porto di Genova per mancanza di  nolo.
All’imbrunire del 5 maggio,Bixio entro’ in azione,aiutato da una trentina di volontari e dallo stesso Fauche’,che nel frattempo aveva provveduto ad avvertire le autorita’ portuali,invitandole a chiudere un occhio su quello che sarebbe accaduto durante la notte.
Ando’ tutto benissimo: un paio di ore prima dell’alba del 6 Maggio i due piroscafi (il Lombardo al comando dii Bixio e il Piemonte affidato al capitano Salvatore Castiglia )uscivano dal porto e puntavano su Quarto,dove era in attesa Garibaldi con i garibaldini.Prima di raggiungere Quarto,Bixio doveva pero’ imbarcare al largo munizioni portate da un certo Selle di Genova,che ne aveva avuto l’incarico dai mazziniani.Bixio lo attese invano.Seppe poi che questo Selle non era andato a prendere munizioni ma aveva preferito contrabbandare colli di seta.
Era gia’ l’alba quando i due vapori arrivarono a Quarto.Sveltamente e non senza confusione salirono a bordo circa novecento volontari.Per ultimo s’imbarco’ Garibaldi,sul Piemonte.Prima il generale aveva scritto una lettera alla Societa’ Rubattino per spiegare i motivi del prelievo delle navi,impegnandosi al risarcimento e a salvare il Fauche’.
Il Piemonte ed il Lombardo  fecero rotta per il canale di Piombino e poi per Talamone,ove le navi arrivarono la mattina del 7 Maggio.A Talamone la sosta fu di due giorni e di due notti,per imbarcare altri sessanta volontari,nonche’ viveri,munizioni,tre cannoni(due dei quali senza affusto) e una colubrina in bronzo.All’alba del 9 Maggio Garibaldi diede ordine di salpare per Porto Santo Stefano,la nuova tappa per rifornire i due piroscafi di acqua e carbone.Garibaldi  ne approfitto’ per distribuire i fucili (ferracci li defini’),ai suoi uomini(che adesso erano 650 sul Lombardo e 480 sul Piemonte) e per nominare Sartori capo di stato maggiore,Tur primo aiutante di campo,Acerbi intendente,Ripari capo medico,Orsini responsabile delle artiglierie.
Il Piemonte,che era il piu’ veloce di due miglia,apriva la rotta,ma nel pomeriggio del giorno 10 perdette circa mezz’ora per recuperare un volontario caduto in mare,in modo che fu raggiunto dal Lombardo.Poi,nella notte,i due piroscafi si persero nuovamente di vista e allora si misero alla ricerca uno dell’altro.Quando finalmente si ritrovarono,sorse un pericoloso equivoco:entrambi credettero di avere di fronte una nave borbonica,e poco ci manco’ che non si cannoneggiassero a vicenda.
Il convoglio si era andato intanto spostando a ponente,puntando su Capo Bon, e a 7 miglia orarie ,dopo 40 ore di navigazione dall’Argentario aveva compiuto un cammino di 280 miglia.Nella notte,scartata la proposta di sbarcare a Porto  Palo,vicino a Menfi,tra Selinunte e Sciacca,Garibaldi decise che avrebbe toccato terra a Marsala.I due Piroscafi garibaldini arrivarono in vista di Marsala la mattina dell’11 Maggio.Ancora prima di entrare in porto Garibaldi incrocio’ al largo una goletta mercantile inglese,”l’Alessandrina”,e una barca da pesca di un certo Strazzera.Da quest’ultimo e dal capitano della goletta ebbe alcune preziose informazioni.
continua……………………………………………………………………………………………….

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